
17/03/2025 – La vita spirituale e quella della cultura o della scienza non sono né separati né tanto meno in contrasto, ma anzi possono prendere forza l’una dall’altra.
Prendono il via gli “Itinerari Ecumenici”: alla scoperta delle radici cristiane del territorio di Ostia e Portus.

“In occasione del Giubileo 2025 – informa l’archeologo Dario Daffara – il Parco Archeologico di Ostia Antica propone una serie di itinerari ecumenici per esplorare le testimonianze cristiane e multiculturali nel territorio ostiense, dal Parco Archeologico al Borgo di Ostia Antica e Fiumicino.
Il prossimo appuntamento è il 20 marzo alle ore 15: l’archeologo del Parco Dario Daffara ci porterà nei luoghi cristiani del suburbio ostiense: la chiesa di Sant’Ercolano e la basilica paleocristiana di Pianabella.
Evento gratuito, prenotazione obbligatoria: https://www.coopculture.it/it/prodotti/itinerari-ecumenici/

La riscoperta spirituale delle radici cristiane in Ostia avvenuta con coraggio in questi anni, anche grazie alla commissione cultura della prefettura XXVI di Ostia diocesi di Roma, con la preghiera ecumenica di unità dei cristiani alla Domus Tigriniani e alla basilica di via Pianabella, piuttosto che l’evento sulla Torre san Michele, hanno dato il via al coinvolgimento anche di Roma.
E’ notizia ufficiale di queste ore infatti che una Via Crucis di tutte le chiese di Ostia, con il Prefetto Parroco don Giovanni Patané (estesa a tutto il settore Roma Sud) si terrà al parco archeologico di Ostia Antica, lungo il decumano, l’11 Aprile p.v. alle ore 19.30 (presieduta dal Vescovo S.E. Mons. Tarantelli Baccari) con la collaborazione dei Gruppi Scout cattolici del territorio, Scout che lo stesso dott. Dario Daffara, in qualità di archeologo di Ostia Antica, accoglie alla Chiesa di Sant’Ercolano nei giorni della memoria di San Giorgio, loro patrono.

Queste radici cristiane di Ostia, e la successiva polis di Porto, che diventano così importanti anche per Roma, coinvolgono non solo i credenti o i laici appassionati di storia e cultura, ma contagiano sempre di più anche un simposio di ricercatori, studiosi, scienziati della cultura e dell’archeologia; Fede e Scienza non solo non si combattono, ma anzi cooperano tra passato e presente per proiettarsi insieme verso un futuro che faccia di Ostia e del suo Territorio un luogo identitario di profonda conoscenza e coscienza.
Si perché in questi anni, oltre al grow up culturale e spirituale cristiano assistiamo anche a una forte crescita archeologica come testimoniano importantissimi ritrovamenti; nel link di seguito è possibile seguire lo studio che ha portato al ritrovamento della basilica dei Santi Pietro Paolo e Giovanni.
L’ecumenismo, l’unità cristiana e una specifica identità volta al dialogo tra le culture e le diversità, furono caratteristiche sempre coltivate sul territorio di Ostia; prova proprio quest’ultimo ritrovamento che riporta i nomi dei principali discepoli e apostoli insieme che testimonia come Ostia cercasse in tutti i modi che le comunità cristiane non si separassero ciascuno verso il proprio ‘cammino’, con l’apostolo o discepolo di riferimento, ma che si rimanesse quanto più uniti nell’esempio testimoniato da Gesù Cristo.
Inoltre i fatti di sangue legati ai martiri di Ostia, tra cui un Vescovo addirittura giustiziato nei pressi del teatro romano di Ostia Antica, ci parlano di un territorio lidense coraggioso ed eroico, con una identità volta alla testimonianza forte della cultura cristiana anche se perseguitati e uccisi. Nel seguente link infatti è possibile seguire i fatti con la cronaca del tempo riportata dagli scribi
https://www.oodegr.com/tradizione/tradizione_index/vitesanti/ostiamartiri.htm
Sdt