Ostia, nasce l’Osservatorio Permanente sulla Legalità e l’Antimafia Sociale. A guidarlo Federico Ruffo

Ostia va trattata esattamente com'è: una città. Una città anche nei quartieri più complicati. Ostia è una città in bilico. Le scelte sul mare, sulla sicurezza e su come amministrare definiranno quello che sarà il territorio per i prossimi 30/40 anni


24/2/2025 – Rafforzare la cultura della legalità e del contrasto alle mafie, diventando un punto di riferimento per il territorio di Ostia, un luogo di partecipazione attiva con funzioni consultive e propositive. E’ questo l’obiettivo che si pone Osservatorio Permanente sulla Legalità e l’Antimafia Sociale presentato questa mattina nell’aula Massimo Di Somma del X Municipio. E la mattinata è stata anche l’occasione per presentarne il presidente. La guida dell’Osservatorio è stata infatti affidata al giornalista Rai Federico Ruffo.

Una scelta non casuale. Nato e cresciuto ad Ostia Ruffo ha mosso i primi passi nel giornalismo proprio sul Litorale Romano e il suo nome è arrivato con una votazione all’unanimità grazie al suo impegno pluriennale nella lotta alla criminalità organizzata e per il suo profondo legame con Ostia. Una lotta che l’ha portato a subire intimidazioni e un attentato incendiario alla sua abitazione. Episodi sui quali però il giornalista ha scelto di non voler parlare perchè “non credo – spiega Ruffo – che la carriera di un giornalista si costruisca sulle minacce che riceve. Non ho mai apprezzato chi lo fa, credo che tutti i giornalisti di questo paese, soprattutto quelli di provincia che hanno molto meno protezione, subiscano pressioni e minacce”.

L’Osservatorio, istituito con deliberazione n° 39 del 24 novembre 2023, sarà costituito da una rappresentanza politica del Consiglio Municipale nella figura del Presidente e di tre consiglieri (due di maggioranza e uno di opposizione), vedrà inoltre la partecipazione di rappresentanti del corpo della Polizia Locale, dei sindacati CGIL, CISL e UIL, di un rappresentante delle scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio.

Tra i compiti principali del nuovo organismo, figurano: la collaborazione con le istituzioni locali, le associazioni antimafia e antiracket, le scuole e le categorie produttive del territorio; la promozione di iniziative culturali e sociali per accrescere la consapevolezza sul fenomeno mafioso, sia a livello locale che nazionale; la valorizzazione delle attività economiche e del terzo settore che operano nel rispetto della legalità, attraverso forme di premialità e sostegno.

Ruffo: “Roma non ha mai nutrito particolare affetto per Ostia”

“Soltanto chi vive ad Ostia – spiega Ruffo – sa che è Ostia una città e forse il problema è sempre quello. E come ogni città ha dei quartieri, delle zone più buone e zone meno buone, ha delle persone per bene e persone meno perbene e più una città è ricca e più attira l’attenzione delle mafie. Questo è un dato di fatto, non lo scopro io. Per questo quando un anno fa mi è stato palesata la nascita dell’Osservatorio mi sono reso subito disponibile ed è stato bello scoprire che la mia nomina è arrivata all’unanimità perché significa che ho lascito un buon ricordo, gli amici che ho lasciato e che vedo oggi qui hanno una buona opinione di me e che conta molto della carriera che ho fatto. Quella carriera che oggi mi permette di poter dire le cose con il loro nome. Trovo una Ostia molto cambiata. – prosegue Ruffo – E’ facile dipingerla come Fort Apache, è facile e fa notizia. Lo è stata negli anni ’80, lo è stata in alcuni quartieri, in alcuni momenti. Lo è stata ma nel corso del tempo grazie al lavoro delle forze dell’ordine e la stampa non lo è più in larga parte. E’ sbagliato dipingerla così ma è sbagliato anche negare ci siano dei quartieri che sono ancora delle frontiere. Va trattata esattamente com’è: una città. Una città anche nei quartieri più complicati. Ostia è una città in bilico. Le scelte che verranno fatte in questi anni definiranno quello che sarà il territorio per i prossimi 30/40 anni. Parlo delle scelte sul mare, sulla sicurezza e la scelta di come amministrare. Siamo e restiamo un quartiere di Roma? E allora dovremmo essere trattati come tali. Che Roma non abbia mai nutrito particolare affetto nei nostri confronti non è un mistero. – sottolinea Ruffo – Di tutti questi anni, io ricordo il 1999 quando andammo al referendum per Ostia Comune. All’improvviso qui arrivavano tutti. C’erano inaugurazioni come quella di piazza Capelvenere e il Porto che non sono oggi di certo quello che ci era stato promesso. Quindi anche da questo punto di vita mi sembra che ci sia forse la necessità più di raccontare di Ostia come Fort Apache ci sia la necessità di dare una mano a chi ha problemi con la mafia, di raccontare cos’è la mafia a chi non la conosce e cosa è stata e – conclude – di chiedere di essere trattati come il mare di Roma. Che non è una cosa da poco”.

“L’istituzione di questo Osservatorio rappresenta un segnale forte e chiaro: nel Municipio X non c’è spazio per le mafie e per ogni forma di illegalità – spiega il Presidente del X Municipio Mario FalconiIl nostro territorio non è solo quello raccontato dai fatti di cronaca, ma è fatto di cittadini onesti che credono nello Stato e nella giustizia. Oggi, con questa iniziativa, diamo loro una voce e uno strumento concreto per difendere il bene comune”.

“Abbiamo scelto di affidare la presidenza a Federico Ruffo perché incarna i valori della lotta alla criminalità. La sua esperienza, la sua conoscenza del territorio e il suo coraggio nel raccontare la verità saranno un valore aggiunto fondamentale per questa nuova realtà. Il Municipio X ribadisce il proprio impegno nel sostenere politiche di trasparenza, sicurezza e sviluppo sociale, promuovendo percorsi di crescita culturale per le nuove generazioni e consolidando una rete istituzionale forte e coesa nella lotta alla criminalità.” – conclude il Presidente Falconi


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