Ponte della Scafa. È la volta buona? L’assessore Segnalini: “Lavori entro l’anno, pronto nel 2029”


16/1/2024 – Il Ponte della Scafa? In dirittura d’arrivo. I lavori potrebbero iniziare entro la fine dell’anno e per il 2029 tutto dovrebbe essere pronto con un importo attribuito di 20 milioni di euro (risorse Giubileo) e 39 milioni (Fondi Bilancio Roma Capitale).

Il condizionale è d’obbligo quando si tratta di una infrastruttura che, soprattutto nel corso degli ultimi 20 anni, più volte sembrava essere giunta in porto. E invece no. L’ultimo step in ordine di tempo è di ieri con l’annuncio da parte dell’assessore capitolino ai Lavori pubblici e alle infrastrutture, Ornella Segnalini, della conclusione della conferenza dei servizi (lo scorso mese di novembre). Spetta adesso a Risorse per Roma redigere il progetto definitivo per l’appalto integrato. Risorse ha già collaborato redazione del progetto definitivo nel 2007, curandone gli aspetti ambientali, idraulici ed urbanistici, ha effettuato la progettazione esecutiva delle varie campagne di indagini archeologiche.

“Si tratta di un’opera strategica – ha affermato Segnalini – e, come Amministrazione, ci siamo imposti di portarla a termine. L’impulso definitivo è giunto con l’idea di inserirla tra le opere giubilari. Abbiamo la copertura economica e il nuovo progetto tiene conto del rispetto delle norme e dei nuovi regolamenti in materia oltre che della fattibilità, della tutela del paesaggio circostante e della valorizzazione del Parco Archeologico di Ostia Antica. Il 20, quindi tra pochi giorni, avremo anche le offerte e per fine anno potremo iniziare i lavori”.

L’annuncio, nel corso di una affollatissima conferenza stampa che si è tenuta nella Sala consiliare del Municipio X ed alla quale hanno preso parte numerosi cittadini, molti dei quali scettici, rappresentanti delle passate amministrazioni municipali ed i tecnici che hanno elaborato il nuovo progetto. Presente, in rappresentanza del Comune di Fiumicino e del sindaco Baccini, l’assessore Monica Picca che ha parlato di “opera strategica”, di un “percorso travagliato” e di “condivisione totale” da parte del comune tirrenico da sempre strettamente collegato con il Lido di Roma. Per il presidente Mario Falconi è “un’occasione storica che unisce Fiumicino ad Ostia e consente ai numerosi lavoratori che ogni giorno si recano in particolare in aeroporto, di avere a disposizione un percorso più semplice”. Soddisfatto anche il direttore del Parco archeologico di Ostia Antica che ha parlato di “netto miglioramento rispetto al progetto precedente”.

IL PROGETTO

Una storia travagliata lunga oltre venti anni ma l’ultima versione sembra aver messo tutti d’accordo. Innanzitutto il ponte è stato abbassato di due metri, complessivamente sarà un’infrastruttura alta circa15/16 metri e lunga poco più di 2 chilometri, collegata da due viadotti ed un sistema di rotatorie. Avrà una larghezza di 25 metri, due carreggiate per senso di marcia, e la sua realizzazione prevede l’abbattimento del vecchio ponte. Ha una struttura ad arco “con profilo parabolico e due semiarchi laterali anch’essi a profilo parabolico”. L’intervento comprende, oltre al nuovo ponte anche i viadotti di accesso che collegano il rilevato al ponte, lato Ostia e lato Fiumicino, entrambi di lunghezza 230 metri nonché il viadotto su cui corre la rampa di svincolo di Ostia che collega la carreggiata Sud (da Fiumicino verso Ostia) con via di Chiaraluce. In pratica, un lungo serpentone a doppio livello. Quello sottostante interamente da vivere con aree ludiche e sportive (play ground), la pista ciclabile ed un percorso pedonale. Particolare attenzione in fase progettuale, è stata posta alla struttura idraulica, alle simulazioni in merito ad eventuali piene del Tevere o eventi sismici. Saranno rinforzati gli argini e per ridurre l’impatto visivo della struttura si è pensato a colline artificiali, mentre interventi di rinaturalizzazione rafforzeranno l’ecosistema fluviale con la creazione di zone umide e nuova vegetazione. Il progetto è ora pronto per la fase esecutiva, con l’obiettivo di restituire ai cittadini un’opera che guarda al futuro della mobilità e della sostenibilità.


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