Sicurezza, no fly zone a San Pietro. Incrementati i trasporti pubblici


23/4/2025 – “Sono stati immediatamente rafforzati i servizi, l’avvicinamento dei fedeli è notevole. L’obiettivo è che da oggi e fino a quando sarà eletto il nuovo Papa tutto possa svolgersi in sicurezza e con il rispetto dovuto al Pontefice”. Poche essenziali parole da parte del Prefetto Lamberto Giannini per comunicare il lavoro in atto a garanzia della sicurezza della Capitale e non soltanto nell’area del Vaticano. La macchina organizzativa si è messa in moto subito dopo l’annuncio della morte di Papa Francesco. Due le riunioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica a cui hanno preso parte i vertici delle forze dell’ordine capitoline, rappresentanti della gendarmeria vaticana e il sindaco Roberto Gualtieri. In realtà le riunioni sono permanenti e si perfezionano a mano a mano che arrivano le notizie che riguardano le esequie del Pontefice. Tutto per garantire la sicurezza delle centinaia di migliaia di pellegrini che giungeranno da tutto il mondo. Molti anche i turisti già presenti nella Capitale per le festività pasquali e che prenderanno parte al funerale. Da parte del Governo, è stato chiesto al capo Dipartimento della Protezione Civile Fabio Ciciliano di attivare le azioni necessarie per garantire l’afflusso e l’assistenza dei fedeli. Un decreto approvato dal Cdm gli consente di occuparsi di mobilità, assistenza e accoglienza in questi giorni fino alla elezione del nuovo Pontefice. Il ministro Musumeci ha spiegato che la figura di Ciciliano “corrisponde a quella di un commissario”. La gestione dell’evento e quindi l’assistenza (distribuzione di acqua, potenziamento delle linee telefoniche, deflusso dei fedeli, etc…) è invece affidato alla Protezione civile. Sicurezza in primo piano dunque anche per l’annunciato arrivo di Capi di Stato e delegazioni provenienti da tutto il mondo. La presenza delle Forze dell’ordine garantisce un’area di San Pietro blindata con una costante opera di bonifica che riguarda anche il sottosuolo e i piani alti degli edifici presenti attorno al Vaticano nonché le banchine del Tevere. Nulla è trascurato. Persino le unità Nbcr dei Vigili del fuoco esperte contro la minaccia nucleare, batteriologica, chimica e radiologica e il personale speleo-alpino-fluviale (Saf), specializzato in interventi di recupero di persone ferite in situazioni particolarmente difficili. I presìdi riguardano anche gli aeroporti, le autostrade, le stazioni ferroviarie e delle metropolitane. Cinque i giorni di lutto stabiliti dal Consiglio dei ministri e quindi l’80esimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, come raccomandato da Palazzo Chigi, dovrà svolgersi “in sobrietà” e con cerimonie tutte consentite.

TRASPORTI
Le aziende di trasporto pubblico sono mobilitate. Atac, Cotral e Ferrovie hanno attivato un piano straordinario per agevolare l’afflusso verso l’area del Vaticano. Nello specifico, è stato disposto il potenziamento di 11 linee del servizio di superficie che transitano nelle vicinanze di San Pietro, oltre a 6 linee portanti che servono l’area metropolitana. Le linee interessate sono: 23, 32, 40, 49, 62, 64, 70, 83, 85, 87, 105, 118, 246 (attiva fino alle 2 di notte), 492, 495, 792 e 916 (attiva fino alle 2 di notte). Nelle ore notture è possibile raggiungere San Pietro con le linee bus NMA, N3D, N3S, N46, N70, N98, N904. Per chi sceglie di utilizzare la metropolitana, si ricorda che la stazione Cipro della Metro A è dotata di ascensore, mentre la stazione Ottaviano è provvista di montascale, a supporto delle persone con mobilità ridotta. È inoltre possibile raggiungere la zona di San Pietro mediante i treni regionali delle linee FL1, FL3 e FL5, con discesa alla Stazione Roma San Pietro, situata a breve distanza dalla Basilica.


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