DIARIO DI BORDO – Ostia, cristiani servizio sanitario e regione in un’alleanza “nel nome di Gesù e del Buon Samaritano”: apre il Servizio

LA CASETTA DEL BUON SAMARITANO, PARROCCHIA REGINA PACIS [REGIONE-ASL-COMMISSIONE VOLONTARIATO PREFETTURA DI OSTIA/DIOCESI DI ROMA]

22/05/2024 – Le professioni non soltanto sono un lavoro, ma spesso sono un carisma dello Spirito. Lì dove sono attività pratiche semplicemente da svolgere mettono in relazione con le persone e in questa agisce non solo la capacità operativa, ma l’empatia, la simpatia, che aprono le porte alla vita dello Spirito.

Così ci si sente Bene. E del resto non è meglio mettersi ad aiutare piuttosto che maledire le situazioni di disagio e darne solo visibilità aspettando che il politico di turno agisca? Non è meglio mettersi a fare piuttosto che accusare? Non è questo passare all’azione positiva che può rilevare veramente le intenzioni che abbiamo nel cuore? Se migliorare o se mostrare il peggio? Se operare o limitarsi alla denuncia?

Oggi Ostia cristiana mostra questa fondamentale alleanza tra terra, vita concreta, e il cielo, vita spirituale, collegando nel Servizio alle persone niente meno che una parabola del Vangelo con l’accordo istituzionale.

Non è quindi un’opera esclusiva per cattolici, ma chiama ciascun cristiano (e le persone di ‘buona volontà’) anche considerando che Ostia è ricca di comunità di ogni tipo, evangeliche, ortodosse etc. Quale migliore modo poi per conoscersi e relazionarsi tra comunità che quello di fare del Bene insieme.

In effetti, proprio nello storico incontro presso l’aula consiliare del X Municipio di Roma nel quale le comunità cristiane locali (giornata dell’unità dei cristiani in Ostia) si incontrarono  insieme, presenti le istituzioni, qualche pastore sollevò questo desiderio: fare insieme, quale migliore esempio di fraternità in Cristo.

Nasce allora presso la sede pro tempore della prefettura di Ostia-diocesi di Roma, chiesa Regina Pacis, la casetta del Buon Samaritano, il Centro di Carità; un accordo tra Asl, Regione Lazio con i cristiani, nel segno del volontariato (sia quello medico infermieristico, quindi competente, sia quello prettamente operativo con volontari della commissione volontariato ecclesiale, Caritas e chiunque voglia mettersi in servizio nella collaborazione anche aldilà del proprio “gruppetto”).

Al momento, per questioni logistiche il Centro di Carità sarà disponibile solo ogni Venerdì dalle 15 alle 18.

Per i più bisognosi, i senza tetto, i poveri, ci sarà dunque un luogo di cura nel segno della prossimità e dell’emergenza: qui ci sarà la possibilità di affidarsi per documenti, pratiche e cure.

Non sarà l’unico spazio dedicato a loro; è in corso d’opera anche un ostello per le situazioni più disperate, di cui ancora non è specificata la sede.

E’ sempre più forte sul Territorio lo spirito di una chiesa ecclesia, aldilà dei recinti dei singoli templi, gruppi ristretti; è la chiesa in uscita sognata da Papa Francesco che proprio per la ‘città di Ostia’ (primo pontefice a definirla chiaramente così) c’è un carisma spirituale particolare per le persone sole, li chiamò “tabernacoli abbandonati” quel 3 Giugno 2018, Corpus Domini in Ostia Lido.

Essendo anzitutto un caposaldo visibile per i cosiddetti invisibili il Centro avrà come importanza implicita la funzione di nodo della rete territoriale verso cui i tantissimi gruppi di volontariato di Ostia e del Municipio possono rivolgersi per coordinare un’azione quindi che non rimane isolata, legata magari a conoscenze personali, ma in ottica cittadina che sa riconoscere e mappare i quartieri, le zone, le situazioni nella collaborazione con l’altro e con gli altri perché sia sempre nella mente l’idea azione del Prossimo.

E allora andiamo alle parole di Gesù stesso quando ci spiegò il Prossimo e per capire appieno il senso della dedica al Buon Samaritano:

«E chi è il mio prossimo?». 30Gesù riprese:
 «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall’altra parte. 32Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all’albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fà lo stesso».

Sdt


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