DIARIO DI BORDO – “Noi”: ‘ripuliti i muri della scuola’, ma ancora scritte ideologiche e anti cristiane sul Territorio. Il Vescovo scriveva.

attivisti di NOI al lavoro sul muro perimetrale della scuola delle suore di San Francesco

17/01/2024 – Slogan inneggianti al totalitarismo ideologio comunista ma anche minacce ai sacerdoti e il riferimento alla “P38 che ancora spara”…  Queste le scritte che campeggiavano sui muri di una scuola elementare e materna di Ostia, in viale dei promontori, zona scolastica della cittadina, cancellate – ripristinando l’intonaco sui muri – dagli attivisti dell’associazione “NOI”.

Se la pista delle scritte anti cristiane e ideologiche, come si pensa, è riconducibile al mondo giovanile e scolastico si pone il tema importante dell’eventuale influenza nefasta ovvero che l’ideologia circoli tra i corridoi e forse anche le aule dell’apprendimento. Seppure le scuole giovanili superiori sono sempre laboratori critici sociali, politici, appare chiaro come il limite sia stato oltrepassato.

Parallelamente si pone la questione del senso di responsabilità dei docenti, del personale e delle famiglie stesse nel trasmettere un clima pedagogico che favorisca lo sviluppo delle personalità ‘libere’ e non condizionate e condizionabili.

Le frasi scritte davanti alla scuola dei bambini infatti hanno messo ansia per mesi alle famigliole che tutte le mattine accompagnano i bambini a scuola, in quello che dovrebbe essere il luogo dell’accoglienza per eccellenza che predisponde all’educazione e all’insegnamento.

In più la connotazione ‘cristiana’; “se fossero comparse frasi contro di Ebrei – ci racconta un nonno – sarebbe stata la rivolta dei politici. Perché i cristiani o i mussulmani invece non vengono difesi?”

Precedentemente il muro della scuola che porta il nome di San Francesco ( che, come è nato, è lo stesso nome dell’attuale Papa amato molto anche da chi cristiano non è per la sua capacità di accogliere) era stata  tra i primi edifici di Ostia a munirsi di splendidi murales colorati a tema che poi erano stati vandalizzati. Per questo erano stati inbiancati; ma ciò ha evidentemente causato gli ‘appetiti’ degli haters bombolettari nuovamente.

Lo stesso Vescovo‘di Ostia’ (a. per Roma Sud Osta Ostia Antica) mons. Dario Gervasi si era pronunciato dal giornale locale, un paio di mesi orsono, in merito ad alcune scritte comparse nei pressi delle scuole superiori, sulla stessa strada e di fronte alla chiesa, riflessione che è importante riportare:

La scuola è il luogo dove imparare i grandi valori, sviluppare la capacità critica e la ricerca della verità e della giustizia. Insieme ad altri abbiamo visto però che i nomi da voi citati sono di persone che hanno negato la libertà e oppresso milioni di uomini e realizzato un sistema molto lontano dalle loro stessa idea.”

Il Territorio di Ostia e del X Municipio è infestato anche di altre scritte anti cristiane e ideologiche; adiacente alla chiesa san Nicola di Bari, in via Passeroni, fanno ‘bella mostra’ frasi verniciate che deturpano la zona. Sul muro perimetrale della scuola è riportata la scritta “cattolici porci”, su un’altra ‘Ostia città maledetta’In effetti sembra che questi odiatori si accaniscano con le scuole e i luoghi delle famiglie. Per tutta Ostia compaiono ancora le stelle capovolte ‘sataniche’ (comparse addirittura anni fa) e riferimenti ai simboli inneggianti al transfemminismo e al ‘fuoco’ (cnf. tema Giulia Cecchettin): la continua descrizione di una realtà a tinte troppo forti che semina ‘ansia sociale’.

Per questo oltre al lodevole operato degli attivisti di NOI, dei Retake, occorre che la società civile, il servizio pubblico sia preparato e attrezzato per intervenire tempestivamente contro questi messaggi ‘distruttivi’ che possono trasformare il panorama e l’ambiente fisico in una perceziose socio psicologica asfissiante.

E infine nelle scuole occorre trasmettere e ricordare quello che mons. Dario ha scritto in chiare lettere (dando anche la possibilità ai cristiani di poter interagire con docenti e giovani):

Dario Vescovo Gervasi

“Solo una vera conoscenza della storia può portare una scuola che non obbedisca a nessun padrone, occorre però conoscere bene per essere liberi e allora non sarà una scritta o un cartello a parlare ma il vostro pensiero e la vostra vita.”

Sdt

 


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