MESSAGGIO NELLA BOTTIGLIA – Alla Lega Navale gli “Scout del mare” cattolici. Crescono i giovani movimenti di Ostia cristiana

Il Presidente Nazionale Scout d'Europa (FSE) Francesco Di Fonzo e il Presidente Lega Navale Italiana Ammiraglio Donato Marzano

24/07/2022 – E’ stato rinnovato il protocollo d’intesa tra la Federazione Scout d’Europa (F.S.E.) e la Lega Navale Italiana. Una collaborazione iniziata da diversi anni ormai tra il gruppo scout F.S.E. Roma 12, che ha sede nella Chiesa San Nicola di Bari, e la Lega Navale Italiana sita su Lungomare Duilio “Per altri tre anni – dichiara un responsabile scout del gruppo – potremo fare le nostre attività nautiche con tante comodità e possibilità in più! È veramente una grande risorsa”.

Oltre alla rete interparrocchiale degli oratori lidensi della prefettura ecclesiale di Ostia, al neo borghetto giovani (attività diocesana), presso la chiesetta su via delle quinqueremi, alle attività sportive e culturali, cresce il mondo giovanile cristiano del nostro territorio. La commissione giovani della prefettura XXVI della diocesi di Roma (prefettura di Ostia) oltre alla rete oratoriale potrà annoverare nella sua grande famiglia diverse attività in crescita che emergono sempre di più e che è bello raccordare o semplicemente avvicinare per permettere alle famiglie ai giovani reale diritto e dovere di scelta tra gli strumenti educativi formativi per i nostro figli.

Sarebbe bello inoltre che questa galassia giovanile in ambito cristiano, che rappresenta una gigantesca fetta della nostra realtà lidense, sia partecipativa con il resto della società civile dei ragazzi e degli educatori all’interno dei tavoli pubblici della legge 328 sul sociale.

L’impegno territoriale presso il lido di Ostia, con l’attività tra chiesa e spiaggia, quello nazionale ed europeo attraverso la federazione, oggi potrà farsi anche mondiale internazionale grazie al rafforzamento con la rete della Lega Navale e all’ipotesi di esperienze globali.

Il Protocollo, firmato dal Presidente degli Scout d’Europa – FSE, Francesco Di Fonzo e dal Presidente Nazionale della LNI, Ammiraglio Donato Marzano, si prefigge lo scopo di superare le difficoltà di accesso agli ambienti nautici, che costituiscono un limite allo sviluppo dello scautismo nautico e di favorire la naturale vocazione alla vita all’aria aperta dello scautismo, anche in ambiente marino, lacustre e fluviale. A tale scopo, sarà incentivata e strutturata la partecipazione degli Scout alle iniziative sportive, marinaresche e ambientali delle Sezioni Periferiche della Lega Navale Italiana, presenti su tutto il territorio nazionale, in un clima di fattiva collaborazione e reciproco sostegno nella realizzazione di attività comuni. “Siamo orgogliosi di affiancare la FSE nella promozione e nella diffusione della cultura del mare in tutti i suoi aspetti”(…)

Ma per quanto riguarda il gruppo scout nel merito va sottolineato come all’attenzione squisitamente tecnica, scout e nautica, si affianchi una cura delle famiglie dei ragazzi paziente, profonda, preziosa, ancorata ai valori, al sostegno del vangelo e all’insegnamento magisteriale della chiesa.

Essendo un accordo nazionale potranno certamente beneficiare di questa ‘base nautica’ anche i gruppi scout confratelli che fanno capo alla Chiesa Regina Pacis (Roma 5) e a Nostra Signora di Bonaria (Roma 15), nonché sarebbe bello immaginare attività anche con le altre associazioni scout quali Agesci e anche con quelle laiche.

In effetti una sempre maggiore fratellanza scout sul territorio lidense è quanto più auspicabile attraverso incontri inter associativi.

Nel merito del metodo scout oggi in rete con Lega Navale va detto rilevato certamente come crescano i giovanissimi lupetti, coccinelle, esploratori e guide, rover e scolte, i capi scout non soltanto attraverso i valori cristiani e i sacramenti cattolici, ma anche con l’esperienza del mare, dell’essere tutti – fisicamente e idealmente – fratelli tutti sulla stessa barca. Una grande avventura che non rimane attività a sé, ma che proietta ad uno stile di vita che dal gioco, all’avventura, al servizio verso il prossimo (magari nel compito di salvataggio o di protezione civile, ndr) apre ad una personalità che si sviluppa in prospettiva sociale con gli strumenti della competenza e della responsabilità civile.

Tuttavia dai 21 anni in poi, con la cerimonia chiamata Partenza, lo scoutismo lascia il giovane andare (partire) verso la società civile, lavorativa; si sarà sempre scout ma nella grande famiglia umana, sempre che il movimento non abbia bisogno di capi adulti per crescere i nuovi ragazzi.

Ecco che la crescita attraverso i valori cristiani, l’attività scout nautica potrà dunque diventare anche una futura professione all’interno della galassia ‘marina’ quasi in perfetta continuità all’esperienza formativa ed educativa scout, ma inquadrata nelle professioni appunto nautiche.

La linea di creare reti istituzionali tra scoutismo e realtà nazionali, internazionali, lavorative e di servizio è di certo una strada importante. La Federazione Scout d’Europa non è nuova a questa ottima pratica che l’ha infatti vista stipulare un protocollo d’intesa addirittura con l’Arma dei Carabinieri. La crescita in senso cristiano, religioso non è affatto separata da uno sviluppo laico, sociale, politico, anzi possono rafforzarsi a vicenda evitando ai giovani un mondo privo di stimoli reali, frammentato, virtuale, fondato sulla logica del piacere o su quella di mercificare e oggettivare il prossimo per l’economia e il materialismo.

Sdt


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