10/5/2022 – I Carabinieri della Compagnia di Ostia, su delega della Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito una ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, nei confronti di un 30enne romano, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato di tentato omicidio aggravato, detenzione di arma clandestina e ricettazione, in concorso.
Il provvedimento cautelare è stato emesso dal Gip del Tribunale di Roma all’esito di un’attività investigativa svolta dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Ostia, mediante indagini tecniche nonché analisi e comparazioni delle tracce ematiche da parte dei Carabinieri del R.I.S. di Roma, repertate nel corso del sopralluogo, a seguito dell’accertato tentato omicidio con arma da fuoco commesso l’8 aprile 2019 nell’androne di una palazzina popolare di via delle Ebridi. Vittima un 28enne romano che abitava li e che fortunatamente era rimasto illeso.
Ostia, tentato omicidio in via delle Ebridi. Ad essere arrestato dai carabinieri è stato un 30enne romano
Le indagini dei Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza circa la partecipazione dell’indagato, unitamente a complici non ancora identificati, durante la quale tentava di colpire la vittima con 6 colpi di arma da fuoco calibro 9×21, senza riuscirvi per la forte resistenza opposta dalla vittima, rimanendo lui stesso ferito e dandosi poi alla fuga; rinvenire e sequestrare, in un locale della medesima palazzina, una pistola marca Beretta, calibro 9×21, risultata di provenienza furtiva e una pistola marca Makarov, calibro 9×18, con matricola abrasa, entrambe utilizzate durante l’azione di fuoco; ricondurre l’evento a conflitti tra fazioni diverse per la gestione dello spaccio presso le palazzine popolari di via delle Ebridi.
L’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Civitavecchia. Il procedimento versa tuttora nella fase delle indagini preliminari, con la conseguenza che per l’indagato vige il principio di presunzione di non colpevolezza.