Roma-Lido, Ieva: “Le revisioni generali dei treni sono a carico della Regione”


08/09/2021 – “Non tentenniamo e scegliamo ancora una volta una posizione chiara: siamo dalla parte dei cittadini. Abbiamo il dovere di spiegare loro come stiano realmente le cose. Nel contratto di servizio, con cui si affidano i servizi della Roma-Lido ad Atac e su cui il Comune non ha alcuna competenza, è specificato che le revisioni generali dei treni sono a carico della Regione”. Lo dice in una nota Alessandro Ieva, vice Presidente del X Municipio e candidato alla Presidenza.
“Non avendo, purtroppo, la Regione effettuato le revisioni, Atac si è trovata di fronte alla necessità di effettuare le corse con gli scarsi mezzi rimasti a disposizione. Quello delle revisioni, peraltro, è un problema annoso, di cui l’amministrazione comunale parla dal 2016 in merito alle linee A e B di sua specifica competenza.
Zingaretti promette che nei prossimi due mesi le revisioni saranno effettuate e che i treni saranno riutilizzabili, ignorando – consapevolmente o meno- che le revisioni sono un processo molto complesso, che richiede dai tre ai sei mesi, e comunque per soli due treni alla volta. Significa che per completare questi lavori su tutti i treni ci vorranno anni, non due mesi. Visto l’immobilismo della Regione, abbiamo anche proposto, nel marzo 2020, uno studio di fattibilità per trasformare la Roma-Lido in metro di superficie, per collegare Acilia Sud all’aeroporto di Fiumicino e impiegare 31 nuovi treni al costo di 700 milioni. Purtroppo, abbiamo perso le possibili risorse del PNRR dedicate alla mobilità sostenibile, a causa della mancata risposta della Regione. Oggi, i cittadini romani pagano il lassismo, le lacune e i disservizi causati dalla classe dirigente regionale. Per questo ci schieriamo al loro fianco, nel flashmob di venerdì di fronte al Palazzo della Regione. Vogliamo dare voce ad un comitato spontaneo di uomini e donne che, per colpa dell’incapacità della politica di dare risposte, subiranno conseguenze ogni giorno nel recarsi al lavoro o – conclude Ieva – andando a trovare i propri cari. La chiusura di tre stazioni della Roma-Lido (Stella Polare, Castel Fusano e Cristoforo Colombo) è un fatto inaccettabile, su cui la politica dovrà intervenire con la massima tempestività”.

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