28/7/2021 – Ha preso il via oggi la fase operativa del progetto sperimentale per la salvaguardia della Pineta di Castelfusano. Annunciato a marzo il progetto prevede l’impiego di droni per il pattugliamento e l’acquisizione di immagini anche in notturna; sensori audio-video per rilevare automaticamente eventi critici come assembramenti, spari o richieste di aiuto; sistemi per riconoscere auto non in regola attraverso la lettura ottica di targhe; sistemi antiincendio in grado di rilevare focolai, anche molto piccoli, fino a 15 km di distanza; reti a banda stretta (TETRA) e a banda larga (LTE e 5G) per coordinare comunicazioni e interventi nel parco.
Un aiuto arriverà anche dallo Spazio, con satelliti di osservazione della terra (Copernicus e PRISMA) e di telecomunicazione (Athena Fidus) per il monitoraggio delle risorse forestali, il controllo del territorio e di attività illecite e per garantire un back up per le comunicazioni a banda larga in caso di indisponibilità della rete terrestre.
In particolare, il satellite PRISMA dell’ASI, grazie allo strumento iperspettrale realizzato da Leonardo, è in grado di effettuare da 615 km di altezza un’analisi chimico-fisica dell’area, restituendo informazioni sullo stato di salute della vegetazione e permettendo di generare un modello di rischio incendi.
“Oggi ho partecipato alla presentazione operativa del sistema di sicurezza e controllo della Pineta di Castelfusano, all’interno della Sala operativa di via del Martin Pescatore”. Ha scritto il sindaco Virginia Raggi su Facebook.
“Un progetto sperimentale all’avanguardia che prevede l’utilizzo di satelliti, droni, telecamere, con l’obiettivo di tutelare il verde, potenziare la sicurezza pubblica e prevenire gli incendi. Abbiamo tutti in mente le immagini del devastante rogo che sta colpendo in questi giorni la provincia di Oristano, in Sardegna. Ettari di terreno che bruciano, il verde distrutto. Sono immagini che ci riempiono il cuore di angoscia. Ricordo bene il grande incendio che qualche anno fa ha colpito la Pineta di Castelfusano: nubi di fumo che arrivavano fino al mare, la cenere che ricopriva le strade.
Da quel giorno abbiamo previsto più interventi, nuovi operatori e azioni mirate e il nostro impegno per proteggere quest’area verde vastissima non si è mai fermato. Ora con questo progetto sperimentale abbiamo la possibilità di monitorare in modo ancora più capillare tutta la zona e migliorare i tempi di risposta.
L’iniziativa è frutto della collaborazione tra partner d’eccellenza. Il meglio a livello globale dal punto di vista della ricerca e dello sviluppo nel settore dell’innovazione tecnologica. Insieme a Roma Capitale ci sono infatti l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), che hanno cofinanziato il progetto, e Leonardo, azienda leader a livello globale nell’hi-tech, nei settori dell’aerospazio, della difesa, della sicurezza, che ha coordinato un consorzio di aziende ad alto tasso di innovazione”.