Parcheggi a pagamento, Malara (FdI): “Dilettanti allo sbaraglio alla guida del X Municipio”


24/03/2021 – “I dilettanti che amministrano il X Municipio non rinunciano alla loro arroganza nemmeno di fronte a una sentenza del TAR del Lazio e a una nota di sollecito formale da parte dell’Avvocatura comunale. Grazie alla commissione ‘Controllo, Trasparenza e Garanzia’ è emerso chiaramente il ‘pasticcio a Cinque Stelle’ sui parcheggi a pagamento da realizzare ad Ostia”. Lo dice in una nota Pietro Malara, Capogruppo Fratelli D’Italia del X Municipio.

“In sostanza, con una circolare del primo luglio 2020, la Sindaca Virginia Raggi sollecita tutti i Municipi a indicare ‘con estrema urgenza’ delle zone dove istituire le strisce blu, sulla base di una mozione approvata dal consiglio comunale l’anno precedente. Lo scorso novembre, – prosegue Malara – la richiesta viene avallata dalle commissioni municipali ‘Lavori Pubblici e Mobilità’ e ‘Commercio e Attività Produttive’, alla presenza dei delegati dell’Associazione Guardiamacchine Autorizzati; i quali hanno poi un ulteriore incontro con la Presidente Giuliana Di Pillo, dove vengono addirittura individuate tre aree ‘immediatamente disponibili’: piazza Quarto dei Mille, via Giuliano da San Gallo e piazza della Stazione Vecchia. Giovedì 11 febbraio l’inaspettata giravolta: in consiglio municipale la questione viene respinta e la maggioranza accusa il centrodestra di volere i parcheggi a pagamento! Forti di una regolare licenza rilasciata dal Comune di Roma, i guardiamacchine hanno dunque protestato davanti all’ex-Palazzo del Governatorato per chiedere alla Presidente di rispettare le direttive del Campidoglio. Tuttavia, ad oggi il X Municipio risulta ancora inadempiente, nonostante una sentenza del TAR e un sollecito dell’Avvocatura invitino l’amministrazione a pronunciarsi. Ho chiesto – conclude il Capogruppo di Fratelli d’Italia –  la convocazione urgente della Commissione Mobilità per dirimere la questione una volta per tutte. Ancora una volta, l’impreparazione e le beghe interne al Movimento finiscono per danneggiare un’intera categoria e, in seconda battuta, l’intera collettività”.


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