DIARIO DI BORDO – “I piccoli Simeone la periferia di Ostia e l’idroscalo”: con ‘don’ Paolo sul soglio cardinalizio per tutto il mondo


Ebbene si: ‘don’ Paolo è Cardinale di Santa Romana Chiesa. Cosa il Signore gli abbia chiesto di portare nella Chiesa Universale, dalle mani di Papa Francesco, per tutto il mondo, forse lo rivela tra le prime interviste agli amici di Ostia: i piccoli come Simeone Nardacci, le periferie fisiche come Ostia e l’Idroscalo come periferie esistenziali.

Anzi ha espresso il suo desiderio di essere presente per la benedizione della piazzetta dedicata al piccolo martire della violenza, ai piccoli ‘bambini crocifissi‘.

Ma in effetti ‘don’ Paolo sembra quasi non sia mai partito da Ostia; lo possiamo ancora vedere camminare per la pineta di Ostia e raccogliersi in preghiera al memoriale privato di Simeone o sfilare con i cittadini di Piazza Gasparri portando la Croce tra i palazzi di nuova Ostia nella Via Crucis o ancora accompagnare la statua della madonna della cappellina di Santa Maria Assunta in mezzo alle case semplici di Idroscalo alla foce del Tevere e radunare la gente di nuova ostia, prima della visita del Santo Padre per il Corpus Domini, sulla spiaggetta nascosta dietro al Porto dove, in un passato nemmeno tanto remoto, venivano portati al mare i bambini poliomelitici o handicappati in genere protetti dalle loro mamme dagli sguardi indiscreti della Roma bene alto borghese o radical chic.

E infine lo vediamo ancora benedire Ostia e Roma dalla Torre dedicata all’Arcangelo Michele dove a memoria di quel giorno, 100 anni esatti dall’apparizione della madonna di Fatima ai tre piccoli pastorelli, campeggiava una targa con il suo nome all’ingresso del prezioso torrione michelangiolesco.

Don Paolo ci ha portato il Cielo della ‘visione concreta’ di Gesù nella carità del quotidiano e della vicinanza al prossimo. Ma non solo il Cielo anche la Terra; don Paolo ha voluto consapevolizzare Ostia e il suo Territorio, le sue Parrocchie così divise, così chiuse in loro stesse, cercando di portare la conoscenza delle loro storie e della loro storia, la coscienza di un Dio Re della Storia che disegna sulla terra l’esperienza delle comunità, da dote della vita di generazioni e generazioni in un senso speciale e identitario da condividere in comunione interparrocchiale ed ecclesiale. Lo ha fatto in questi anni in cui Ostia rischiava di smarrirsi dietro ad una falsa rappresentazione di sè e dei suoi cittadini fatta di malaffare e malapolitica.

Con don Paolo Cardinale Papa Francesco rende papabile e nello stesso tempo chiama a votare per i prossimi papi un ‘pastore’ come lo era, lo è, lui stesso. Alla domanda del giornalista se Papa Bergoglio abbia chiamato vicino a lui una persona come lui ‘perché sarebbe rimasto solo’, don Paolo risponde sicuro: non è solo in quest’opera straordinaria di riportare il cristianesimo della chiesa universale alle origini del messaggio di Gesù e in questo sperimentare la potenza della misericordia di Dio.

E anche a Ostia il compito di riportare a Gesù la storia.

Oggi il nuovo giovane Cardinale è con un piede a Siena, nel suo compito di Arcivescovo metropolita, con l’altro di nuovo a Roma, anche nella sua Ostia; a Siena sta ricucendo alla cittadella, incastonata come un gioiello al centro dell’Italia, tutte quelle frazioni, comuni e paesini, le sue periferie, che ne sono parte della sostanza. C’è da aspettarsi che anche il suo Dicastero cardinalizio, in collaborazione con il collegio dei porporati, si orienti verso questo tipo di Servizio. Intanto ‘don’ Paolo ci informa di aver rafforzato la sua collaborazione per le piccole vittime cadute nelle reti di malvagi sfruttatori ampliando la collaborazione con organizzazioni internazionali e nazionali a salvaguardia dell’infanzia e dell’adolescenza quali la forte realtà guidata da Don Fortunato Di Noto (Meter) con un’attenzione maggiorata, in questo momento storico, sull’abisso insidioso del deep web con persone, professionisti, collaboratori che questo mondo lo hanno navigato e conosciuto.

E infine c’è da evidenziare la scelta della Chiesa in Roma assegnata per titolarità cardinalizia; ogni cardinale ha infatti possesso di una Chiesa ormai da tempo immemore. Il Santo Padre ha affidato a ‘don’ Paolo La Parrocchia Santa Maria del Buon Consiglio dove è singolare che riposino le spoglie mortali del fondatore degli Oratori il servo di Dio Arnaldo Canepa. Oratori tra gli stessi che hanno suonato le campane delle chiese dove abitano al momento che il Cardinale Lojudice indossava la berretta rossa.

Il disegno sembra insomma seguire una trama chiara. ‘Don’ Paolo mette al Servizio di tutto il mondo il Vangelo che condivide con Gesù. In questo cammino chiama Ostia a seguirlo o quanto meno a non perderlo di vista.

La Ciurma -Sdt


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