06/02/2020 – Che la seduta del consiglio municipale di questa mattina non sarebbe stata tutte rose e fiori era stato chiaro da tempo. All’ordine del giorno c’era infatti il Pua, il piano di utilizzo degli arenili, che si propone l’obiettivo di riorganizzare e regolamentare in via definitiva il lungomare romano. Un piano che però fin dalla sua presentazione ha incontrato pareri favorevoli e assoluti detrattori. Da chi lo presenta come la “salvezza” di Ostia, la panacea ad ogni irregolarità ed abuso sulle spiagge, a chi invece ne critica sia la mancata partecipazione dei cittadini – come previsto da delibera capitolina – sia il non essere aderente ad una costa, notevolmente mutata negli ultimi anni a causa della violenta erosione che sta colpendo le spiagge lidensi e sia infine il non affrontare veramente il problema del tanto odiato “lungomuro”.
A dare il via al walzer delle dichiarazioni politiche ci ha pensato ieri pomeriggio una nota del gruppo del Movimento 5 Stelle in X Municipio: “Domani il Consiglio del X Municipio esprimerà il proprio parere sul Piano di Utilizzo degli Arenili. Come voteranno le opposizioni, a favore o contro? Con il nuovo PUA, verrà riorganizzata la fascia demaniale marittima: si tratta di uno strumento che darà un nuovo volto al litorale, ristabilendo la legalità, l’accessibilità alle spiagge con l’abbattimento del “lungomuro” e riservando la fruizione pubblica delle stesse almeno al 50%. Una rivoluzione, attesa da anni dai romani, che porterà benefici ai tutti i cittadini, ai turisti e al tessuto economico -commerciale perché ridisegnerà completamente il nostro litorale. Il MoVimento 5 Stelle da sempre si è battuto per ottenere questi risultati e lo sta dimostrando con i fatti, ci auguriamo adesso che anche chi, a gran voce, chiede un mare accessibile a tutti e nuove regole demaniali, comprovi ciò che dice, con atti concreti. Aspetteremo il voto delle opposizioni, perché tutte le forze devono esprimersi e metterci la faccia, altrimenti è semplice chiedere legalità a parole e defilarsi da essa con i fatti”.
Un pro o contro sfociato in un’accesa discussione in aula che ha portato, come ormai avviene con molta frequenza all’occupazione delle Di Somma da parte dell’opposizione.
“Questa mattina – spiega Athos De Luca – le opposizioni hanno occupato il Consiglio per impedire che la maggioranza 5 Stelle con una inversione dell’ordine dei lavori approvasse il il PUA senza alcuna partecipazione dei cittadini nella pianificazione delle spiagge prevista dalla delibera 57/2006 di Roma Capitale. Nel merito del PUA il diritto dei cittadini di godersi finalmente la vista e l’accesso al mare, di avere come dice la legge regionale almeno il 50% di spiagge libere distribuite in alternanza con gli stabilimenti, con questa progetto fatto dal Commissario e sposato in toto dai 5 Stelle, tutto ciò sarà impossibile. Un velo pietoso va steso sulla trovata della passeggiata lineare (dove non si può neppure mettere la sdraio) per raggiungere il 50% di spiaggia pubblica e sulle terrazze per vedere il mare il che conferma che il lungomuro non sarà eliminato”.
“Per togliersi il problema del voto in Consiglio, – spiega Marco Possanzini di Sinistra Italiana – proprio per metterci una pietra sopra, il M5S ha addirittura provato ad invertire l’OdG. Non importa se esiste una delibera che prevede la partecipazione dei cittadini relativamente ai grandi progetti di trasformazione della città. Non importa se i cittadini non sanno nulla sul PUA e ne sperimenteranno sulla pelle le conseguenze. Non importa se sono state depositate, nelle Commissioni competenti, decine e decine di pagine di osservazioni, rimaste ovviamente senza risposta, su un PUA che consegna, e ripetiamo consegna, tutte le spiagge, sia quelle libere sia quelle in concessione, ai Concessionari Balneari. Non importa se ancora nessuno dalla maggioranza ci ha detto cosa ne sarà dell’estate 2020 e cosa accadrà sul mare di Roma nel periodo, lunghissimo per altro, relativo al perfezionamento del PUA. Nessuno ancora ci ha detto se, con il voto in Consiglio, una volta avviato l’iter sul PUA, verrà richiesta una particolare dispensa, leggasi proroga, per permettere agli attuali concessionari di sgusciare via dai bandi pubblici. L’importante, come sempre, è buttarla in caciara. Dopo tutto questo polverone, nel prossimo Consiglio, quasi sicuramente sigilleranno con un brindisi post voto l’ok al PUA. Questo nostro Municipio non può “sopravvivere” a colpi di slogan e di selfie o di creative trovate per dire che tutto cambia senza che poi cambi mai nulla, anzi. Oggi abbiamo assistito ad uno spettacolo veramente indecoroso e dannoso promosso dalla maggioranza del M5S in Aula e seguito dall’atteggiamento “dell’uomo venuto dal Papete” dall’altra”.
A replicare è il capogruppo dei pentastellati Antonio Di Giovanni: “Oggi in aula Massimo Di Somma, del Consiglio del X Municipio è andata in onda la solita farsa di un opposizione inconcludente e incapace di assumersi le proprie responsabilità. La Lega di Salvini, addirittura sparisce dall’aula alle 10 (in concomitanza con la visita di Salvini alle case popolari al gelo da mesi ndr) per evitare di esporsi al voto e il resto delle opposizioni pur di non affrontare l’argomento di cui sono profondamente impreparati, hanno deciso di occupare l’aula: ormai sanno fare solo questo e nient’altro. Il parere sulla delibera del Piano dell’Utilizzo degli Arenili (PUA), spaventa l’opposizione in quanto a parole professano l’abbattimento del lungo muro (come Athos De Luca ora di Italia Viva ed ex PD, che ne è l’esempio più rilevante), nei fatti non prendono posizione. Noi del Movimento 5 Stelle abbiamo sempre detto che volevamo restituire ai cittadini la visuale del mare riorganizzando la fascia demaniale marittima, con l’abbattimento del lungo muro e il 50% di spiagge libere, ed è quello che porteremo a casa come risultato per il nostro territorio. Con il nuovo PUA, verrà riorganizzata la fascia demaniale marittima: si tratta di uno strumento che darà un nuovo volto al litorale, ristabilendo la legalità, l’accessibilità alle spiagge con l’abbattimento del “lungomuro” e riservando la fruizione pubblica delle stesse almeno al 50%. Una rivoluzione, attesa da anni dai romani, che porterà benefici ai tutti i cittadini, ai turisti e al tessuto economico-commerciale perché ridisegnerà completamente il nostro litorale”.
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