8/11/2017 – Lo stato di instabilità degli alberi della Capitale e del Litorale finiscono in un fascicolo in Procura che vuole vederci chiaro sui recenti crolli tra cui ultimo in ordine di tempo quello avvenuto nella notte tra domenica e lunedì all’Infernetto. In particolare sotto l’occhio dei magistrati c’è mancata manutenzione del verde pubblico ed in particolare le potature fantasma, la lunga assenza di controlli su fusti malati e sulle radici danneggiate.
Il tutto mentre appena il 13 ottobre l’assessore alla Sostenibilità Ambientale Pinuccia Montanari aveva ridimensionato il problema spiegando che nel corso dei controlli effettuati dal personale comunale soltanto 357 alberi sono risultati pericolanti e quindi da abbattere rispetto agli 82mila presenti nella capitale. 350 alberi che incombono sulle strade cittadine e che rischiano di travolgere automobilisti e motocilisti. Il tutto mentre il maltempo a cui andiamo incontro mette sempre più a rischio la stabilità delle piante.
La decisione della Procura di indagare è stata colta con favore da Codacons che ha espresso soddisfazione e ha subito affermato di volersi costituire parte offesa per conto dei cittadini romani.
“Nei mesi scorsi avevamo presentato diversi esposti in Procura chiedendo di indagare sulle responsabilità dell’amministrazione comunale in merito alla manutenzione del verde capitolino, puntando il dito sul Servizio giardini del Campidoglio – spiega il presidente Carlo Rienzi – La magistratura ha accolto le nostre istanze avviando una apposita indagine al fine di accertare, anche attraverso la Polizia municipale, chi aveva il compito di garantire la sicurezza di alberi e piante e verificare cosa sia stato fatto sul fronte della manutenzione del verde pubblico”.