28/12/2016 – Chiede chiarezza. Basta mezze notizie, incertezza e voci di corridoio. Il comitato spontaneo Isola Sacra interviene sulla vicenda del piano del rischio idrogeologico e sui vincoli presenti nel territorio di Fiumicino. «L’ultimo tassello dei numerosi vincoli che assediano il territorio – scrivono – lo ha posto l’Autorità di bacino del fiume Tevere. Tutta la zona di Isola Sacra è a rischio, addirittura rischio morte e incolumità per le persone e cose derivante dal rischio alluvione. Da subito il decreto 42 solleva un vespaio di polemiche e perplessità: non solo i proprietari terrieri, cittadini e istituzioni capiscono che qualcosa non torna. Di fatto il decreto è stato emanato senza alcuna indagine effettiva sul territorio. Gli effetti sono tombali: sulla quasi totalità del territorio, in particolare su Isola Sacra è impedito qualsiasi tipo di intervento edificatorio. Se il territorio è a rischio il territorio deve essere messo in sicurezza; se il territorio è a rischio morte, deve essere messo in sicurezza senza alcun ritardo. Ma gli interventi strutturali per l’eliminazione del rischio sono stati realizzati in parte solo negli ultimi 5 anni; realizzazione dell’argine per la definitiva messa in sicurezza dell’abitato avviata solo dopo l’estate 2016. Cosa accadrà con il vincolo da alluvione? La politica, è questo è il vero nodo dolente. L’autorità di bacino: come è possibile affermare che un intero territorio è a rischio di morte, senza aver effettuato un solo e uno solo esame o rilevamento su quel territorio?. Eppure, tra i tanti, il Comune di Fiumicino ha commissionato a proprie spese una indagine sul territorio. Studi che in gran parte smentiscono l’autorità di bacino stessa. Le anomalie della vicenda, purtroppo, richiedono l’avvio di iniziative diversificate. Il Comitato Spontaneo Isola Sacra ha già avviato ed è pronto ad avviare ogni iniziativa opportuna, tra cui ricorsi al Tar per chiedere la realizzazione di tutte le opere necessarie per la messa in sicurezza del territorio, nonché presentare esposti alla Procura della Repubblica per chiedere di fare luce e chiarezza su tali dinamiche, che considera del tutto anomale».