Pit Ladispoli, Paliotta: “No alla chiusura, no a tornare indietro di 40 anni”


25/9/2016 – Ribadisce il suo “no” alla chiusura del punto integrato territoriale di Ladispoli il sindaco Crescenzo Paliotta. Una posizione ferma ormai da settimane quella del primo cittadino che in più occasioni ha ribadito la sua contrarietà ad ogni riduzione del servizio che garantisce un posto di primo soccorso per il territorio di Ladispoli e Cerveteri e che rappresenta un presidio fondamentale per affrontare tempestivamente le situazioni di emergenza. “Non si può tornare indietro di 40 anni – ha detto il sindaco nel corso dell’incontro che ieri mattina si è tenuto nell’aula consiliare del comune di Ladispoli – sul Pit e sulla sanità nessun passo indietro”. Il Sindaco ha illustrato la circolare che ha fatto scattare l’emergenza sul territorio. Si tratta di un decreto ministeriale in cui si parla del processo di dismissione per i posti di primo intervento a 6 direttori di Asl tra cui quello della Asl RM4. «Il documento – ha spiegato il primo cittadino – detta quali sono i parametri minimi per quanto concerne l’assistenza sanitaria in Italia. Sul PPI si dice che i posti di primo intervento non ci saranno più. Per quelli sotto i 6000 accessi la trasformazione è praticamente immediata, mentre per gli altri il processo è un po’ più lungo. Comprendiamo i tagli – continua Paliotta – la necessità di tagliare ma ci sono zone soprattutto nelle aree metropolitane dove la popolazione è aumentata, anzi, a Ladispoli e Cerveteri è raddoppiata, quindi non si può parlare in termini astratti. Non si possono fare leggi applicabili a tutto il territorio nazionale senza tener conto di quello che accade sul territorio. Chiediamo che la Casa della Salute rimanga anche con quelli che erano i servizi aggiuntivi secondo il percorso che era stato definito e – conclude il Sindaco – con essa deve rimanere il PPI e il 118. Che questo obiettivo passi attraverso un accordo con la medicina generale o medicina notturna, però non dobbiamo tornare a 40 anni fa”.


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