23/8/2016 – Non c’è pace per il Ponte 2 Giugno a Fiumicino. Ieri sera l’ennesimo guasto che ha bloccato la passerella impedendone la discesa. Nel tardo pomeriggio infatti i meccanismi che regolano l’alzata dell’attraversamento sono andati nuovamente in tilt bloccando il ponte in posizione obliqua. Solo a notte fonda i tecnici sono riusciti a sbloccarlo e a consentire questa mattina che la circolazione automobilistica e pedonale riprendesse a scorrere regolarmente. Ma è ora polemica su un ennesimo malfunzionamento che sembra solo l’ultimo capitolo di una vicenda, quella dell’ammodernamento del ponte, senza fine. A spiegare i ritardi è stato oggi lo stesso Sindaco Esterino Montino. «È sempre più urgente avere tutte le autorizzazioni necessarie per far partire i lavori per il nuovo ponte da parte del Genio Civile Regionale, che sono circa tre mesi che devono essere rilasciate, ma che a oggi non sono ancora arrivate. Ci hanno chiesto più volte ulteriori indagini, che abbiamo fatto con i tecnici specializzati, l’impresa – prosegue il primo cittadino – è già pronta per fare i lavori e l’impalcato del nuovo ponte è già depositato da alcune settimane. Ora però bisogna arrivare rapidamente a dare una risposta definitiva, altrimenti la città rischia di rimanere isolata». Oggi nel frattempo il dirigente dell’area Lavori Pubblici del Comune di Fiumicino ha firmato un’ordinanza che impone il fermo alle manovre di alzata del ponte a partire da oggi fino al ripristino delle normali funzioni. Per far sì che la società appaltatrice possa effettuare le necessarie riparazioni, occorre infatti che l’impalcato rimanga appoggiato a quota stradale, fino all’eliminazione del problema riscontrato. «Si è dunque deciso, durante questo periodo, – spiega l’assessore ai lavori Pubblici Angelo Caroccia – di privilegiare il traffico veicolare a quello navale, in attesa delle autorizzazioni del Genio civile regionale per far partire i lavori sul nuovo impalcato». A rispondere al Sindaco nel corso della giornata erano stati i consiglieri dell’opposizione Mauro Gonnelli, Federica Poggio e William De Vecchis che avevano parlato di «totale disinteresse di questa amministrazione per la città. Sul Ponte 2 Giugno siamo stati due anni ad ascoltare gli astrusi piani di Montino che prima voleva separare le acque del Tevere, poi trapanare il letto del fiume e momentaneamente convogliare le acque in altro modo. Poi ancora siamo passati all’altro assurdo piano: l’ampliamento di 30 centimetri dell’attuale carreggiata del ponte alla modica cifra di 1.5 milioni di euro. Inizio lavori fissato prima a ottobre 2015, poi a dicembre 2015, poi ancora a marzo 2016, per finire a giugno 2016. Manca una settimana a settembre e dopo un anno di annunci e promesse il ponte sta ancora così perché si sono accorti solo ora di non avere i nulla osta propedeutici». Pronta la replica in serata del sindaco. «Che i lavori fossero urgenti lo si sa già da 15 anni. Peccato che nessuno di coloro che oggi predica per dieci anni se n’è accorto. L’unico interesse c’è stato nello sperperare circa 800 mila euro in pezzi di carta per un progetto di un nuovo e faraonico ponte che mai si realizzerà. Stia tranquilla l’opposizione invece che i nostri progetti si realizzeranno, come già sono iniziati gli interventi sulla nuova viabilità del centro storico e intorno al ponte e sul ponte stesso».