Dal Roseto comunale alle spiagge di Ostia, tutte le location per un romantico “si”


15/10/2015 – Dal Roseto comunale alle spiagge di Ostia passando per edifici e sale di rilevanza storica e culturale. Il fatidico “si'” nella città eterna potrà essere pronunciato non più solo nella “sala Rossa” o negli uffici di stato civile ma anche nelle location più amate anche per la trascrizione delle unioni civili. Dopo la delibera approvata in Assemblea capitolina a maggio del 2014 dal titolo “Sposarsi a Roma”, la Giunta di ieri ha approvato il Regolamento per l’istituzione di nuove sale per la celebrazione di matrimoni con rito civile sul territorio di Roma. A presentare il provvedimento in Campidoglio l’assessore alla Roma produttiva, Marta Leonori, e il coordinatore di maggioranza, Fabrizio Panecaldo. Il documento consentirà di affiancare alle sale istituzionale che già oggi ospitano i matrimoni civili nuove location pubbliche e private. Un “vantaggio” per l’amministrazione che potrà ricevere i proventi delle convenzioni stipulate con i privati. I proventi derivati dall’uso degli edifici pubblici che potranno essere individuati grazie al regolamento verranno reimpiegati nella manutenzione degli edifici. Sono otto gli articoli che disciplinano la possibilità per soggetti pubblici e privati di proporre all’amministrazione capitolina la disponibilità di nuove sale per la celebrazione di matrimoni civili nelle forme previste dall’articolo 106 del Codice civile. Edifici, sale che per essere considerati idonei devono possedere una rilevanza storica, culturale, ambientale o turistica, essere aperti al pubblico e disporre da subito di ogni caratteristica per ospitare le celebrazioni. Nel caso di immobili sottoposti a vincolo la richiesta dovrà essere corredata dal parere favorevole della Sovrintendenza. Roma Capitale provvederà con un bando annuale al reperimento delle proposte che saranno vagliate da una Commissione tenica. Il privato accreditato dovrà pagare una tariffa all’amministrazione composta da una quota fissa e da una variabile. Tre le classi di merito stabilite in base alla rilevanza dell’edificio che corrisponderanno a tre quote. La convenzione tra Roma Capitale e i privati durerà un anno e prevede che ogni attività e spesa sia a carico del soggetto titolare della location.

 


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