Sabella: “Il commissariamento? Per ora amministriamo il Municipio”


9/7/2015 – Questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio,  è intervenuto Alfonso Sabella, Assessore alla Legalità del Comune di Roma, delegato del Sindaco Ignazio Marino per il X municipio. Diversi i temi toccati da Sabella nel corso dell’intervista. Sul caos trasporti: “Da cittadino, io credo che ci voglia un momento di riflessione e un punto di mediazione assoluto. Qualcuno deve rinunciare ai troppi privilegi che ha, mentre qualcun altro deve fare quello che va fatto per migliorare l’efficienza del servizio. E’ una situazione in cui non si può giocare. Non si può giocare sulle esigenze di vita primarie dei cittadini. Roma è la Capitale d’Italia, deve avere un trasporto pubblico all’altezza. L’amministrazione si sta muovendo in questa direzione, in queste ore c’è stata un po’ di tensione ma penso che si riuscirà a raggiungere una soluzione condivisa che permetterà ai cittadini di non subire più disagi”. Sul commissariamento a metà del Comune di Roma: “La parola commissariamento va esclusa, la legge dice che salvo i casi in cui non si ritenga di procedere allo scioglimento il ministro dell’Interno su proposta dell’interno può adottare dei provvedimenti. Ma non si parla di commissariamento. Municipi e dipartimento, in arrivo sei commissari? Per i municipi il discorso potrebbe essere diverso, ma siamo nel campo delle ipotesi. Le norme di scioglimento possono applicarsi anche ai consigli circoscrizionali e in questo caso commissariare qualche municipio. Sesto, quarto, terzo, decimo? Questo lo vedremo, si parla di indiscrezioni giornalistiche. Quello che è successo nel municipio di Ostia è un esempio di come dovrebbe funzionare la politica, perché la buona politica in quel caso è intervenuta per tempo e prima di altri, inducendo allo scioglimento il consiglio municipale, mandando lì un delegato del sindaco e sostituendo quattro dirigenti su quattro insieme al comandante dei vigili, persona straordinaria, proprio per dare un segnale di discontinuità. Nel X municipio la politica ha fatto quello che doveva fare, anche prendendo decisioni dolorose, nell’interesse pubblico”. Su quello che potrebbe accadere ora nel decimo municipio: “Aspettiamo un attimo che cosa sancirà la relazione del prefetto. Noi al momento stiamo facendo ciò che l’amministrazione deve fare. Assicurare un governo del territorio, anche se con i limitati mezzi su cui io e Silvia Decina possiamo contare. Per riportare la legalità abbiamo fatto tantissimo, abbiamo abbattuto i chioschi abusivi, abbiamo intensificato i controlli sulle strade, stiamo procedendo a rimuovere altre postazioni abusive, abbiamo creato un altro meccanismo di affidamento delle pubbliche commesse, rimosso le procedure di somma urgenza, abbiamo dovuto rifondare una macchina amministrativa che era a pezzi, dobbiamo creare le condizioni minime affinché Ostia possa tornare sul mercato in sicurezza, senza il rischio che qualcuno vada a distorcere le pubbliche commesse in suo favore. Questo nonostante una macchina del fango tremenda che è presente a Ostia.  Purtroppo il clima è avvelenato, è inutile che ci raccontiamo fesserie, ma stiamo rispondendo con la serietà di un’amministrazione che sta andando avanti nonostante tutte queste polemiche nel ripristino assoluto della legalità e della trasparenza”. Su Pignatone: “La mia stima per lui è enorme. Se pensa che Marino avrebbe potuto fare di più bisogna tenerne conto. Il sindaco per quello che io ho visto ha fatto tantissimo rispetto a quanto poteva fare con gli strumenti a disposizione, muovendosi in un contesto corrotto, infiltrato e devastato da questa organizzazione criminale che come lo stesso Pignatone ha detto durante l’a consiliatura precedente aveva  realmente il controllo della macchina amministrativa comunale”. Su Marino: “La discontinuità che ha dato Marino sul piano politico è del tutto evidente. Sul piano amministrativo forse si è vista un po’ meno, però bisogna considerare quelle che sono le grandi difficoltà che ha l’amministrazione, con le mani quasi legate nello spostamento dei dirigenti. Dal primo luglio è partita una rotazione straordinaria dei dipendenti capitolini che finalmente porterà tante forze nuove in tanti nuovi uffici permettendo alla macchina capitolina di ripartire con tutta la forza che deve avere”.


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