Castelporziano, al via la demolizione degli abusi dei chioschi (I COMMENTI)


‎14/4/2015 – Sono iniziate questa mattina dal 6 Cancello e proseguiranno risalendo fino al primo, le operazioni di demolizione degli abusi dei chioschi di Castelporziano. Nel corso della mattina gli operai hanno liberato l’interno delle strutture da mobili e oggetti che sono stati caricati sui camion. Sulla spiaggia due ruspe che hanno il compito di abbattere le strutture fuori legge. Sul posto fin dalle prime ore della mattina è intervenuta la polizia di Roma Capitale che con carabinieri e polizia ha avuto il compito di garantire il regolare svolgimento degli interventi e sedare gli animi dei gestori dei chioschi. Tutti i cancelli di accesso alle spiagge libere di Castelporziano sono chiusi. “Andremo avanti – ha commentato Alfonso Sabella, assessore capitolino alla Legalità presente a Castelporziano insieme a Matteo Orfini e Stefano Esposito – per riconsegnare il mare ai romani e alla legalità. Oggi abbattiamo gli abusi nei chioschi del sesto e del primo Cancello – ha spiegato Alfonso Sabella – domani o dopodomani continueremo le operazioni presso il terzo cancello, perchè c’è una sospensiva del Consiglio di Stato che scade oggi. Dopo il 21 aprile quando scadono le altre due sospensive completeremo l’opera. Demoliremo gli abusi accertati dalla Procura, dalle sentenze del Tar e dall’ufficio tecnico del Municipio X. Chioschi che dovevano avere un’estensione tra i 60 e 65 mq sono diventati megastrutture molto fatiscenti che superavano i 600 mq. I chioschi verranno poi riaperti, per offrire servizi ai cittadini”. “Stiamo abbattendo i chioschi abusivi delle spiagge di Castelporziano. Restituiamo ai romani il loro mare. A Ostia torna la legalità”, ha commentato il sindaco Ignazio Marino su Twitter. Il primo cittadino, assumendo i poteri di presidente del Municipio di Ostia dopo le dimissioni di Andrea Tassone, aveva individuato tr”a le priorità proprio la ‘liberazione’ delle spiagge da costruzioni e barriere abusive. In tutto sono cinque i chioschi interessati dagli interventi di demolizione: cancelli 1, 2, 3, 5 e 6. Il quarto cancello non vedrà l’arrivo delle ruspe in quanto le strutture sono in regola.
Soddisfazione anche da parte del vicesindaco Luigi Nieri. “Dopo molte brutte giornate, oggi è una giornata bellissima per Ostia. Spiaggia e mare sono beni comuni e devono essere a disposizione di tutti, sempre” dichiara in una nota il vicesindaco. Oggi abbiamo dimostrato che facciamo tremendamente sul serio. Siamo determinati a riportare la legalità sul nostro litorale e non ci lasceremo intimidire da nessuno. Certo è stata dura arrivare a questo punto. Ci hanno ostacolato i ricorsi, le sospensioni, le minacce, persino la stanca abitudine di tante persone a considerare gli abusi ormai cosa normale. E anche questo è inaccettabile. Continueremo a lottare anche per cambiare la mentalità di chi crede che gli abusi siano la norma, di chi giustifica le illegalità e di chi si è arreso. Ostia volta finalmente pagina”, Nieri conclude.

LE REAZIONI

“Sinistra Ecologia e Libertà X Municipio accoglie con favore l’avvio delle operazioni di demolizione dei chioschi abusivi presenti sulla spiaggia di Castelporziano. Lo avevamo chiesto a gran voce anche durante l’ultima nostra iniziativa pubblica “Togliamo l’Affare al Malaffare”. Il ripristino della legalità, condizione necessaria per avviare una nuova stagione di sviluppo sano per il nostro territorio, passa necessariamente per l’abbattimento delle opere abusive presenti sulle nostre spiagge e per l’abbattimento del “lungomuro”. Sono anni che ci battiamo, dentro e fuori le Istituzioni, affinchè vengano demolite le opere abusive presenti sul nostro litorale. Rirpistinare una condizione di legalità non significa soltanto tagliare le gambe alle infiltrazioni criminali, significa garantire le premesse per costruire un nuovo modello di sviluppo,libero finalmente da predoni e predatori, capace di dare prospettive di crescita a tutta la comunità e non soltanto ai soliti noti”. Marco Possanzini, Coordinatore SEL Municipio X.

“Ora che hanno portato le ruspe ad Ostia, che passino anche a sgomberare gli insediamenti abusivi e le baraccopoli di rom e stranieri presenti in moltissime aree verdi. Non serve a riportare la legalità e non basterà al Pd per mischiare le carte un’azione che è solo una trovata pubblicitaria ben organizzata, le responsabilità della sinistra sulla situazione disastrosa di Ostia sono evidenti. Se si vuole intervenire sulle problematiche del territorio si parta dal degrado, dalle buche, dall’assenza dei servizi. Le ruspe si usino nella pineta delle Acque Rosse, di Castelfusano, ad Acilia e a Dragona, dove abbiamo testimoniato situazioni di degrado inaccettabili, con vere e proprie baraccopoli consentite e tollerate”. Luca Marsella, responsabile di CasaPound Italia sul litorale romano.

“Non si capisce bene perché il ripristino della legalità e l’attuazione di un provvedimento Amministrativo non sia stato fatto dall’ormai ex Presidente del Municipio, non ci vorranno far credere che si sia dimesso per l’invio di due ruspette. È strano che in prima fila ci siano a gestire le redini Orfini ed Esposito, i quali non ricoprono ruoli istituzionali, ma solamente incarichi di partito. Assistiamo ad improponibili sermoni di esponenti del PD in queste ultime ore, ma ancora devono spiegare ai cittadini i reali motivi delle dimissioni di Tassone, che molto hanno a che fare con faccende di malaffare. Forse è il caso che le ruspe della legalità arrivino anche all’interno del Partito Democratico, sempre più “dannoso” e “pericoloso”, come afferma Barca, proprio per il tentativo che sta attuando di gestire l’Amministrazione con personaggi di partito, mettendo da parte eletti ed elettori”. Mariacristina Masi, Coordinatore di Forza Italia del X Municipio

“Bene eliminare le strutture abusive nella spiaggia libera di Castelporziano, ma ora sia abbattuto il Lungomuro di Ostia, vero Ecomostro del litorale romano. Ridare ai cittadini l’accessibilità al mare deve essere obbiettivo per il ripristino della legalità. Le azioni amministrative ora vadano a sostegno di chi fatica da anni in questo territorio, mantenendo quotidianamente le proprie attività nel rispetto della legge e dell’ambiente senza mai precludere l’accesso al mare, che è e deve restare un bene di tutti e per tutti. Dopo aver denunciato gli assurdi ingressi a pagamento in cui siamo incappati, con tornelli come in metropolitana e muri e cabine che precludevano il mare anche alla vista, torniamo oggi a chiedere che sia rispettata la legge e tutti abbiano la possibilità di accedere alla spiaggia”. Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio.

“Una giornata storica per Roma e per il suo mare. Finalmente viene restituito il libero accesso al mare a tutti i cittadini. L’abbattimento dei manufatti abusivi e l’apertura dei varchi rappresentano il segno tangibile del cambiamento radicale che, con la Giunta Marino, Sinistra Ecologia e Libertà vuole imprimere a Roma e al litorale di Roma. Lo avevamo detto anche durante l’ultima nostra iniziativa pubblica “Togliamo l’Affare al Malaffare”, abbattere i manufatti abusivi, aprire i varchi per l’accesso al mare, non sono solamente atti concreti in grado di ripristinare una condizione di legalità che per troppi anni è stata violata, ma costituiscono le premesse per costruire un nuovo modello di sviluppo sano nel nostro territorio, un modello di sviluppo capace di liberare il mare di Roma da predoni e predatori. Il malaffare non ha cittadinanza nella nostra città”. Maurizio Zammataro, Coordinatore SEL Roma e Marco Possanzini, Coordinatore SEL Municipio X.

“Dopo anni di laissez-faire e abusi è cominciata la primavera della legalità. Una nuova stagione per Ostia nel segno del rispetto delle regole, della trasparenza e del diritto al libero accesso al mare per tutti.”. Luca Giansanti, capogruppo della Lista civica Marino.

“L’iniziativa di oggi a Ostia, che ha visto la rimozione di tre cancelli delle concessioni balneari, è ottima e in linea con quanto avevamo richiesto: non aprire “nuovi” varchi pubblici, ma rendere pubblico e accessibile tutto l’anno ogni varco alla spiaggia già esistente, e quindi tutti gli accessi in corrispondenza delle 67 concessioni. Per questo è fondamentale che nell’ordinanza del sindaco sia previsto in modo esplicito l’obbligo di consentire l’accesso al mare 12 mesi l’anno e 24 ore al giorno, a prescindere dagli orari di apertura dei servizi. Adesso la vera sfida per l’amministrazione è verificare cosa è stato costruito sulle spiagge dai concessionari a partire da muri e recinzioni e confrontare la realtà con le planimetrie ufficiali. Ci sarà sicuramente molto lavoro da fare con serietà fino alle revoca delle concessioni, come prevede la leggi di fronte ad abusi facilmente dimostrabili”. Riccardo Magi, Consigliere Comunale a Roma e Presidente Radicali italiani, e Alessandro Capriccioli, Segretario di Radicali Roma.

“L’amministrazione comunale non chiama nessuno, non parla con nessuno e si arroga il diritto di accusare di essere mafiosi molte realtà storiche di Ostia e che per Ostia hanno combattuto. Perché non si chiamano i balneari per progettare un grande  accordo insieme. Marino non ha mai voluto riceverli. Il rispetto delle normative si fa anche dialogando non soltanto facendo spettacolarizzazione con le ruspe. Bisogna agire con azioni di governo. Serve programmazione. Sulla questione degli arenili penso che prima bisogna ripristinare le regole che si costruiscono con l’approvazione da parte del Consiglio comunale di Roma del piano di utilizzazione degli arenili stessi, cosa che a Roma è scaduta da tantissimi anni. Si fa chiamando i soggetti che erano lì, in questo caso a Castelporziano,  ovvero i famosi “cancelli” per i romani. La storia dei cancelli nasce con l’Ente comunale di consumo. Quest’ultimo fu sciolto e ai gestori dei chioschi, che erano dipendenti comunali, fu concessa la possibilità di gestire i chioschi stessi a titolo privato. Non possiamo dimenticarci della storia ed avviare azioni Spot. Inutili.” Luciano Ciocchetti (FI).

“L’abbattimento dei chioschi abusivi è solo il primo passo verso il ripristino della legalità a Ostia. Ma una  rondine non fa primavera,  questo è solo l’inizio di un lungo percorso per sradicare la criminalità. Marino ha sulle sue spalle una responsabilità importante. Non è facile riportare la legalità là dove per anni ha regnato sovrana e indisturbata l’illegalità. Il livello di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto sociale ed economico di Ostia è altissimo. Da oggi comincia la stagione della legalità ma bisogna andare al cuore del problema, sbarrando tutte le strade a quei criminali che in questi anni a Ostia hanno fatto il bello e il brutto tempo”. Stefano Pedica (Pd).

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