Dopo i compiti si prostituivano. Due baby prostitute costrette sulla strada


12/10/2016 – Giovani e giovanissime e soprattutto minorenni. Ancora un giro di prostituzione femminile è stato smantellato nei giorni scorsi al termine di una lunga attività di indagine che si è concentrata sui movimenti delle ragazzine tra il 2014 e il 2015 lungo il litorale romano, tra Fregene, Ladispoli, Cerveteri e Civitavecchia. A far scattare gli accertamenti e a far finire in manette quattro persone con l’accusa di sfruttamento della prostituzione è stato un signore anziano che aveva notato come le due ragazzine coinvolte, una volta rientrate in casa sotto il cappotto indossavano minigonne e tacchi a spillo. Secondo quanto ricostruito dalla procura le giovanissime dopo aver terminato i compiti assegnati a scuola, nel tardo pomeriggio indossavano gli abiti da “lavoro” che nascondevano sotto soprabiti in modo da non suscitare sospetti nei genitori. Arrivate davanti ai portini di casa ad attenderle c’era uno dei quattro sfruttatori che aveva il compito di organizzare i loro impegni per la serata. Serata che non si svolgeva in un posto preciso ma lungo tutto il Litorale nord di Roma. Le ragazzine infatti si prostituivano ovunque fossero i clienti. Da un parcheggio, in un parco, e quando andava bene nell’abitazione del cliente. Agente fitte di appuntamenti quelle che le minorenni dovevano rispettare. Il tutto per una manciata di euro. Ed è proprio quest’ultimo particolare ad aver contribuito a non far scattare campanelli d’allarme nelle famiglie delle due. Al termine della giornata di lavoro infatti nelle tasche delle baby prostitute restavano cifre che non consentivano alle due, come invece accadeva per il giro di prostituzione minorile scoperto ai Parioli, di effettuare spese esagerate. Se infatti per ogni rapporto, in base a quanto ricostruito dalla procura, ogni uomo pagava tra i cento e i cento cinquanta euro, pur di passare un’ora con una delle due giovanissime, alle studentesse restavano poche decine di euro. La fetta maggiore dei ricavi infatti finiva nelle mani degli sfruttatori. Oltre all’accusa di sfruttamento della prostituzione per uno dei balordi è scattata anche quella di violenza su minore per aver avuto rapporti con una delle due ragazze. All’esame degli inquirenti c’è adesso la posizione di decine di clienti di ogni livello sociale. Il pm Santucci deve infatti valutare chi fosse consapevole dell’età delle minori, e in caso affermativo verrà iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di violenza su minori.


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