9/8/2017 – Il Coordinamento Sicurezza Idraulica X Municipio prosegue il suo lavoro con i soliti intenti condivisi dai numerosi partecipanti. Nell’incontro del 14 luglio, presso la sede del cdq Infernetto, auspicavano questo momento ed hanno apprezzato l’idea di incontrarsi prima delle ferie estive in modo da tracciare la strada per continuare il lavoro fin qui svolto.
“Il momento è particolare” dice l’ultimo referente in carica Marco Salvi che ha voluto l’incontro, con un ODG tale da consentire al gruppo di lavoro – che, ricordiamo, è nato come tavolo all’interno della “Consulta dei Comitati” (voluta alla fine della Consiliatura dal Presidente Vizzani), poi divenuta Comitati in Consulta e quindi CSI, quale unico tavolo attivo, vista la particolare problematica trattata di proseguire con l’approvazione di un nuovo Regolamento interno, un nuovo Consiglio Direttivo e una linea di lavori in programma. Si dovranno affrontare, come sempre, temi delicati in un momento intenso come quello attuale per il X Municipio. Con azioni mirate all’obiettivo condiviso della riduzione del rischio idrogeologico. Tornando all’incontro, ognuno dei rappresentanti i vari CdQ e Associazioni, senza alcuna distinzione, si è espresso a favore del CSI, del gran lavoro svolto, della necessità che prosegua le proprie azioni, rimanendo estraneo alle sollecitazioni partitiche, in quanto rappresenta ormai titolare di memoria, di esperienza e di documenti in tema di rischio Idraulico, come nessuno sul territorio. Con un grande spirito di solidarietà per ridare il giusto stimolo si è deciso di nominare quale referente pro-tempore Sandro Massimei, già referente del Comitato ELLE dell’Infernetto, che terrà le fila impegnandosi a coordinare le azioni necessarie per la comunicazione fra i partecipanti. Si è programmato un nuovo incontro per il mese di settembre dove, auspicando di rivedere tutti gli aderenti, posare le basi per un CSI X Municipio ancora più rappresentativo e attivo.
Raggiunto l’obiettivo con l’approvazione del PAI (Piano stralcio di Assesto Idrogeologico) ora nasce l’esigenza di
• seguire tutte le fasi utili alla realizzazione delle opere progettate e che da anni attendono finanziamenti (parziali e/o totali) dalla Regione, dai vari ministeri, dal Governo e dell’Europa al fine di mettere in sicurezza tutti quei siti del litorale e del suo entroterra ancora ad altissimo rischio di alluvione.
• seguire e fornire un adeguato supporto e una spinta alla realizzazione dei nuovi piani di emergenza
• arrivare ad avere nuovi progetti finanziabili che al momento sembrano non essere ancora realizzati nella loro completezza, come ad esempio la messa in sicurezza del Canale Palocco, unico recettore di tutte le acque alte.
L’entrata in vigore del P.A.I., con il Decreto segretariale n.58 del 22 dicembre 2016, nel territorio del X Municipio di Roma Capitale ha determinato l’impegno di risorse finanziarie, in passato messe a disposizione della Regione Lazio e ancora non spese, per ridurre il livello di rischio idrogeologico.
Il nuovo scenario stabilito in presenza del P.A.I. impone, quale atto dovuto, il riordino dei capitoli di bilancio regionale per recuperare i fondi finanziati da oltre 10 anni e mai utilizzati.
Il CSI ha da sempre dedicato il proprio impegno sulla necessaria perimetrazione delle aree a rischio del territorio di Ostia e dell’entroterra.
Questa è stata una grande conquista per la sicurezza di tutti i cittadini.