Ecotech, prosegue il presidio dei 90 lavoratori licenziati


4/1/2017 – Prosegue il presidio dei lavoratori della Ecotech, la società specializzata nella pulizia degli aerei, che negli ultimi giorni di dicembre ha licenziato 90 dipendenti a causa della riduzione delle commesse per le ditte appaltatrici. Un presidio che domani mattina si dividerà. Parte dei lavoratori alle 10 infatti prenderanno parte alla manifestazione davanti al Terminal 3 partenze indetta dalle organizzazioni sindacali mentre un’altra rappresentanza dei dipendenti resterà nel presidio allestito davanti al centro direzionale AdR. Ieri nel frattempo i lavoratori hanno ricevuto la solidarietà del vicesindaco di Fiumicino Anna Maria Anselmi che, insieme al delegato al Lavoro Piero Amati, si è recata in visita ai dipendenti. «Siamo vicini ai 90 lavoratori della società Ecotech licenziati in tronco proprio durante le festività natalizie. Si tratta dell’ennesimo caso di crisi occupazionale grave  all’interno dello scalo. Siamo fortemente preoccupati per quanto sta accadendo e per posti di lavoro persi da tante persone, moltissime delle quali appartenenti al nostro territorio. Torniamo a sottolineare l’importanza della creazione di un bacino in cui i dipendenti rimasti senza lavoro finiscano per poi essere reimpiegati  e ribadiamo che gli  avvicendamenti societari non devono compiersi a scapito di chi presta il proprio servizio all’interno dell’Aeroporto». A schierarsi accanto ai dipendenti anche William De Vecchis di Noi con Salvini Fiumicino. «Ancora una volta dobbiamo portare la nostra solidarietà a dei lavoratori aeroportuali che hanno perso il posto di lavoro. Ancora una volta dobbiamo esprimere seria preoccupazione per le crisi occupazionali che colpiscono le aziende aeroportuali, nello specifico Ecotech. Ancora una volta ci appelliamo al senso di responsabilità dei gestori aeroportuali affinché si trovi una soluzione che scongiuri il loro licenziamento. Chiediamo ancora una volta l’unità di tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale a tutela del lavoro e dei lavoratori. Siamo in contatto con parlamentari del centro destra perché si affronti una volta per tutte il problema che genera queste situazioni, ossia la liberalizzazione selvaggia del mercato aeroportuale voluta dal folle trattato di Bolkestein siglato dalla UE. Regolamentare il mercato è l’unica soluzione al suicidio assistito delle aziende che operano negli aeroporti italiani, speriamo in un serio intervento del parlamento italiano».


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