Stazione Acilia Sud: “Che fine hanno fatto il sovrappasso e parcheggio?”


14/1/2017 – Il Comitato di quartiere Acilia centro sud Monti di San Paolo si è attivato per proprio conto a seguito delle innumerevoli richieste di cittadini che chiedevano notizie sulla sospensione dei lavori riguardanti la realizzazione della stazione di Acilia sud sulla linea ferroviaria Roma – Lido.  «Non è tanto la sospensione che certo preoccupa, peraltro i lavori dovrebbero riprendere a breve, ma quanto è emerso dalla nostre ricerche. Abbiamo infatti accertato – spiega Ezio Pietrosanti, presidente del cdq Acilia centro sud Monti di San Paolo – che le opere accessorie a corredo della stazione, sovrappasso e parcheggio di scambio, sono state in capo al soppresso Dipartimento alle periferie e finanziate sin dall’inizio dalla Regione Lazio e da questa confermate in data 09 febbraio 2016 con il trasferimento dei fondi al Comune di Roma Capitale. In sede di rimodulazione del progetto esecutivo e direzione lavori a fine 2015, la Regione Lazio rivede il progetto del P.R.U. Acilia – Dragona e gli ambiti d’intervento, rivalutando tra l’altro l’importo del sovrappasso elevandolo ad € 1.500.000, per costi di realizzazione, progettazione esterna all’amministrazione e, per il parcheggio di scambio € 2.444.000. Il valore delle opere a maggio 2016 risultano essere presenti nel piano Investimenti di Roma Capitale. Per la sopraggiunta legge di modifica sugli appalti il responsabile del procedimento facente capo al Dipartimento Politiche delle Periferie, attesa la rimodulazione dell’opera rispetto all’iniziale valore, a maggio 2016 inoltra comunicazione al Segretariato di Roma Capitale e all’Uff. Avvocatura di Roma Capitale per avere un parere sulla possibilità di procedere nel determinare gli atti conclusivi per le autorizzazioni dell’opera. In una riorganizzazione delle strutture dipartimentali di Roma Capitale – prosegue Ezio Pietrosanti – la gestione e controllo dell’opera viene affidata, a fine 2016, al dipartimento S.I.M.U. che è tuttora in attesa del parere del Segretariato e dell’Avvocatura. Il dovuto semplificato percorso amministrativo di cui sopra, per comprendere la gravità che tali opere accessorie se non realizzate, non permetteranno l’apertura della stazione e soprattutto la fruizione della stessa da parte dei cittadini di Dragona e Dragoncello e Bagnoletto.  Abbiamo peraltro dovuto constatare il grave oltraggio effettuato a circa 100mila cittadini dell’entroterra del Municipio X interessati dall’opera, per non vedere riconfermato l’importo delle opere nel piano d’investimenti per l’anno 2017 di Roma Capitale.  Trattandosi non di soldi uscenti dal bilancio corrente del Comune di Roma Capitale ma da finanziamenti della Regione Lazio, c’è il rischio concreto che gli stanziamenti rientrino nella disponibilità della Regione che potrebbe utilizzarli per altri fini.  Immaginiamo che cosa succederebbe dover riproporre un iter amministrativo per rifinanziare queste opere in Regione e non solo queste, ma anche altre, che fanno parte di un unico insieme di finanziamenti interessanti il Piano di Recupero Urbano Acilia – Dragona. Abbiamo quindi formalizzato richiesta per urgentemente convocare  nell’immediato la commissione LL.PP. per accertare quanto esposto».


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