Trump e Zelensky faccia a faccia in San Pietro


26/4/2025 – Se lo chiedevano tutti alla vigilia dei funerali di Papa Francesco: chi ci sarà? Trump e Zelenky si parleranno? Sì, si sono incontrati e le immagini faranno il giro del mondo. Uno di fronte all’altro, all’interno della Basilica di San Pietro poco distante dalla bara posta dinanzi all’altare principale. Quindici minuti, come riferiscono le fonti diplomatiche dei due Paesi secondo le quali “Kiev accoglie con favore il primo scambio costruttivo tra Zelensky e Trump. Kiev ha fatto sapere anche che i due leader hanno concordato un secondo colloquio in giornata. Ed emergono particolari sul faccia a faccia. In risposta a una proposta della Casa Bianca per porre fine alla guerra in Ucraina, la leadership ucraina ha elaborato una controfferta, che per certi versi contraddice le richieste di Trump ma lascia anche spazio a possibili compromessi su questioni che da tempo sembrano irrisolvibili. Secondo il piano, ottenuto dal New York Times, non ci sarebbero restrizioni alle dimensioni dell’esercito di Kiev, “un contingente di sicurezza europeo” sostenuto dagli Usa verrebbe schierato sul territorio ucraino per garantire la sicurezza e i beni russi congelati verrebbero usati per riparare i danni di guerra in Ucraina. Ed il colloquio, come dimostrano le immagini sempre all’interno di San Pietro a due passi dalla Pietà di Michelangelo, si è poi allargato al Presidente francese Macron e al primo ministro inglese Starmer. La Casa Bianca riferisce di un incontro “molto produttivo”. Kiev evita di ribadire la richiesta del pieno recupero dei territori occupati o l’adesione immediata alla Nato. Sull’Alleanza Atlantica, la controproposta si limita a indicare che “l’adesione dipende dal consenso dei membri”, senza esigere garanzie immediate. Durante incontri recenti a Londra e Parigi, i negoziatori statunitensi hanno ribadito che la posizione attuale dell’amministrazione Trump è contraria all’ingresso dell’Ucraina nella Nato, ma hanno aggiunto che tale orientamento non vincolerebbe futuri presidenti statunitensi. Sarà il tempo, saranno i prossimi giorni a raccontare, forse a passare alla storia, questa giornata che sotto la Luce di Papa Francesco potrebbe segnare la fine della guerra nella “martoriata Ucraina”. Si attende adesso la reazione del Cremlino, di Vladimir Putin che in piena tregua ha proseguito a bombardare il Paese.


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