DIARIO DI BORDO – Ostia, nuovi roghi criminali: il municipio rinforza rete sociale e legalità

13/03/2024 – A pochi giorni dall’incendio, probabilmente di matrice criminale, della struttura del chiosco del Mecs Village sulla via Litoranea ad Ostia, il X Municipio reagisce con determinazione.

L’assessorato alle politiche sociali stringe le maglie della (a)- rete sociale e della legalità. Tuttavia, nel dibattito locale, non mancano (b)- alcune criticità.

(a) – Marco Vinicio Giordano, referente ufficio stampa del gruppo di associazioni della rete X municipio, fa da portavoce alla dottoressa Denise Lancia allargando l’invito a tutte le realtà territoriali.

Si perché Palazzo del Governatorato, in collaborazione con gli uffici di Via Passeroni, attiveranno nei prossimi giorni due dispositivi che hanno come denominatore comune una strutturazione più capillare delle istituzioni locali con i cittadini anche al fine di colmare quel distacco tra abitanti e luoghi delle scelte amministrative, proprio lì dove, in questa separazione, si diffonde quella zona d’ombra utile a chi è dedito al malaffare o all’abuso di una cittadina per i propri personali ed esclusivi scopi illeciti.

Parliamo nello specifico degli strumenti: 1) rete degli sportelli sociali del Municipio X, 2) carovana della legalità.

– Per la rete sopracitata l’appuntamento è mercoledì 13 marzo alle 15 presso l’Aula consiliare Massimo Di Somma del X Municipio, a Ostia Via della Stazione Vecchia 26.

 – Per la cosiddetta ‘carovana della legalità’ appuntamento martedì 19 marzo alle 15.30, stessa sede del precedente.

La rete degli sportelli sociali ha come obiettivo generale una maggiore relazione tra Professionalità, gratuità, prossimità sia per i cittadini che per il Municipio saranno le caratteristiche degli Sportelli Sociali che operino a cura di OO.SS., Enti assistenziali o che operino nel campo dell’Assistenza fiscale per il tempo che vorranno dedicare a tale attività.

La ‘carovana’ ha come obiettivo l’aggregazione delle realtà associative, dei singoli cittadini e degli enti, per fare fronte comune, eventualmente presentando un Territorio riunito, in preparazione della manifestazione organizzata da Libera il 21 Marzo nella giornata per l’impegno e la memoria delle vittime innocenti di mafia.

Ma oltre alla ‘carovana’ non sarebbe male dare qualche aggiornamento dell’osservatorio alla legalità, ipotizzato dal X municipio, questo sì strumento ideale per strutturare qualcosa che vada al di là delle manifestazioni?

(b) – Si, perchè, nel dibattito cittadino non  mancano alcune criticità alla politica istituzionale amministrativa dell’attuale maggioranza al palazzo del Governatorato; i dubia ruotano intorno a 3 massimi sistemi che riguardano:

(*)per primo il processo di autodeterminazione del Territorio dell’ipotetica ‘Ostia Comune’ ricco di quartieri che non trovano tra di loro il necessario legame e gli strumenti indipendenti se esso non sia appunto avallato e sostenuto dalle Istituzioni locali. Che sia deleghe, decentramento, attuazione di Roma Città Metropolitana, Ostia Comune, il processo in questa direzione deve poter essere intrapreso con vigore.

(**)Il secondo è la velata accusa all’attuale maggioranza di sponsorizzare le realtà – e le persone – ad essa vicine (che ricorda le dinamiche della lottizzazione) mascherando con queste kermesse sociali e reti inter relazionali l’operazione di facciata. Diversi attori locali puntano il dito verso la mancanza della consulta dei comitati dei quartieri (vedi motivazione sopra) piuttosto che sull’utilizzo di finanziamenti ingenti e già ‘pronti all’uso’ per la disabilità, mai sbloccati forse perché dovrebbero essere gestiti (per bando vinto) da realtà non in linea con queste correnti politiche al governo? Questi solo per citarne un paio.

(***)Il terzo vulnus è la mancata strutturazione del già deliberato ufficio della pace e del dialogo tra i popoli (rete tra i centri di culto) nonché il gap che intercorre tra la galassia delle chiese locali e la partecipazione pubblica, sebbene la chiesa di Roma (solo su Ostia!) si sia – laicamente – addirittura strutturata per commissioni (cultura, giovani, volontariato…) anche con l’obiettivo di meglio relazionarsi con le Istituzioni rappresentanti la cittadinanza.

Questo non è argomento da poco se si pensa allo sbandierato scandalo dei fondi per il sociale destinati pseudo direttamente ad una realtà di volontariato cristiano che, sebbene sia fiore all’occhiello della chiesa romana, certamente non rappresenta in toto una galassia di luoghi di carità di cui la cittadina è disseminata e per la quale sia ufficio della pace sia rete inter ecclesiale (commissione volontariato) darebbero una chiara e trasparente immagine utile all’amministrazione per agire imparzialmente senza essere tacciata di clientelismo.

Insomma, a conclusione va detto, che mentre giustamente si va nella direzione di combattere criminalità e mafia bisognerebbe anche agire per garantire a questo Territorio legale gli strumenti di un corretto dialogo pubblico istituzionale, un’amministrare imparziale, serio, non calato dall’alto di altre amministrazioni ‘aliene’ che, viene in mente ai mal pensanti, sbandierino lo spauracchio della mafia per giustificare l’intervento in forze o da fuori o dalle proprie filiere, un pò come fecero quei governi occidentali contro il terrorismo talebano salvo poi abbandonare il tutto lasciando tabula rasa senza aver istituzionalizzato dall’interno e facendo cadere la realtà locale in uno stato quasi peggiore del precedente.

Ma se, in fondo, questa maggioranza lidense propone la sua alchimia politica nella legittimità del suo governare attuale, la domanda che si fanno tutti è: ma che fine ha fatto l’opposizione?

Sdt

 

 

 

 

 


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