15/1/2016 – “In questi giorni si è parlato molto (e molto spesso a sproposito) di “privatizzazione” dei nidi di Roma, senza tenere conto delle effettive condizioni in cui oggi è costretto ad operare il settore privato-convenzionato. La situazione si va progressivamente incancrenendo e le strutture in convenzione sono ormai ‘alla canna del gas’: per le annose e risapute questioni irrisolte, alle quali si aggiungono i problemi contingenti”. Lo dice l’associazione Onda Gialla che riunisce Nidi e Spazi Be.Bi. convenzionati con Roma Capitale. “Purtroppo, le ipotesi richiamate nel Documento Unico di Programmazione approvato dal Commissario Straordinario di Roma Francesco Paolo Tronca sono perfettamente coerenti con la logica di risparmio che negli ultimi anni ha determinato tutte le scelte dell’amministrazione. Roma Capitale parla espressamente di “ristrutturazione della spesa” e “significativi minori costi”. Il benessere del bambino, al quale noi facciamo riferimento ogni giorno nell’espletamento della nostra funzione, sembra non essere più centrale. Di fatto, il Comune sta infine riuscendo nell’intento di smantellare un sistema integrato di servizi all’infanzia per il quale tutti – amministrazioni pubbliche e imprenditori privati – hanno investito ingenti risorse negli anni, creando ‘buona occupazione’ e modelli educativi ammirevoli. Ma i burocrati di professione sbagliano se pensano che Onda Gialla assisterà inerte a questa deriva. Per questo, siamo rimasti molto colpiti dalla discussione – per certi versi drammatica – tra un funzionario della Tesoreria del Comune e un gestore convenzionato che rivendica quanto gli spetta per salvare attività, investimenti e posti di lavoro”.
[…] che ogni giorno accolgono circa 7mila bambini e danno lavoro ad oltre 2mila persone. Come denuncia l’associazione ‘Onda Gialla’, il Comune deve ancora erogare i contributi relativi ai mesi di ottobre, novembre e dicembre; […]