Apre il Conclave per eleggere “l’Apostolo Pietro che ritorna”


7/5/2025 – “Siamo qui per invocare l’aiuto dello Spirito Santo, per implorare la sua luce e la sua forza perché sia eletto il Papa di cui la Chiesa e l’umanità hanno bisogno in questo tornante della storia tanto difficile e complesso. Pregare, invocando lo Spirito Santo, è l’unico atteggiamento giusto e doveroso, mentre i Cardinali elettori si preparano ad un atto di massima responsabilità umana ed ecclesiale e ad una scelta di eccezionale importanza; un atto umano per il quale si deve lasciar cadere ogni considerazione personale, e avere nella mente e nel cuore solo il Dio di Gesù Cristo e il bene della Chiesa e dell’umanità”.

Le parole del cardinale decano Giovanni Battista Re, risuonano all’interno della Basilica di San Pietro dove, questa mattina, ha avuto luogo la Messa “pro eligendo Romano Pontefice”, ultimo atto pubblico prima del Conclave.

“Ogni Papa – ha detto il cardinale Re – continua a incarnare Pietro e la sua missione e così rappresenta Cristo in terra; egli è la roccia su cui è edificata la Chiesa. L’elezione del nuovo Papa non è un semplice avvicendarsi di persone, ma è sempre l’Apostolo Pietro che ritorna. Nel Trittico Romano Papa Giovanni Paolo II auspicava che, nelle ore della grande decisione mediante il voto, l’incombente immagine michelangiolesca di Gesù Giudice ricordasse a ciascuno la grandezza della responsabilità di porre le “somme chiavi” (Dante) nelle mani giuste”.

Il riferimento di San Giovanni Paolo II al capolavoro michelangiolesco è quanto mai significativo. La Cappella Sistina che ospita le votazioni è un richiamo forte alla giustizia evocata nel Giudizio Universale e, gli elettori, non potranno fare a meno che riflettere su questo. Apre il Conclave e già questo tardo pomeriggio i 133 cardinali sono chiamati ad esprimersi anche se difficilmente potrà esserci la fumata bianca che annuncia il nuovo Vescovo di Roma. Intanto, come prassi, ieri sera si è provveduto alla delimitazione dell’area del Conclave alla presenza di una Commissione, presieduta dal Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, S.E. Mons. Edgar Peña Parra – e composta tra gli altri dal Comandante della Guardia Svizzera Pontificia, il Col. Christoph Graf, e dal Vice Comandante del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano, il Dr. Davide Giulietti, e membri della Direzione dei Servizi Tecnici del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano – che ha provveduto a chiudere le entrate del Palazzo Apostolico, apponendo il sigillo con la scritta “Conclave” e “2025”.


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