LA VITA DELLO SPIRITO – Quanto può far male un “credente sapiente” ma che ha il cuore chiuso a Dio [il VIDEO]

16/09/2024 – Padre Franco Nardin ci accoglie, per il suo messaggio settimanale, dal suo ufficio, con tono serio, le parole sono quasi scandite, lo sguardo attento e fisso; la riflessione a cui vuole orientarci è molto importante.

L’espressione non cela una certa gravità, quasi una tristezza; si perché qui si tocca il tema della ‘persecuzione’, del ‘martirio’; non soltanto quegli atti subiti dai grandi eroi del cristianesimo, santo Stefano, santa Giovanna d’Arco etc, ma quelle vessazioni, quelle esclusioni, quegli atti discriminatori a cui sono soggetti gli stessi cristiani da parte anche delle autorità o dei responsabili religiosi che, seppure sapienti o con ruoli ben determinati e di responsabilità, non hanno ‘il cuore aperto a Dio’, a quell’empatia, sensibilità, che una relazione fraterna, insegnata da Gesù, ha come prerequisito del rapporto cristiano.

Il richiamo di don Franco va dunque verso quella responsabilità altissima di ogni Pastore nei confronti del Cuore anzitutto, prima ancora delle dottrine, dei precetti; la vita dello Spirito si nutre di Amore e la tenerezza, la delicatezza di un uomo di Dio verso i confratelli è fondamentale. Quanti infatti hanno volto le spalle a Gesù soltanto perché un rappresentante del culto ha mostrato il cuore di pietra sebbene condito dalle parole sacre?

Don Franco Nardin è formatore secondo la teologia del Cuore, esperto di dialogo tra religioni e unità cristiana ecumenica. Autore di saggi reverendo Nardin cura diverse rubriche giornalistiche una delle quali su Radio Maria.

Sdt

 

 

 

 

 

 


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