12/08/2024 – Tristezza, preoccupazione, ansia, nostalgie: i pensieri se sono maligni ci ancorano come trappole. E’ capitato anche ai discepoli di Gesù quando il Maestro si rivolse loro annunciando cosa sarebbe stato.
Invece occorre vivere la Pasqua, la speranza in un Bene maggiore. Sempre immaginare altro: “se potrebbe andare così male, se dovesse capitare questa tragedia, se sto pensando che mi capiterà questa cosa brutta… Invece potrebbe andare meglio, invece potrebbe svoltare la situazione, invece potrebbe cambiare in positivo in questo modo”. Sempre immaginare il meglio (con l ‘aiuto della preghiera, di Dio) dopo l’attacco del pessimismo.
Don Franco Nardin ci parla immerso nel verde della natura; non a caso il verde è anche il colore della speranza. Dietro di lui, sbiadito, immerso in un alone il mondo tutto intorno. Don Franco esprimendosi spesso alza gli occhi al cielo. Ecco infatti in questa raffigurazione l’immagine delle parole che esprime.
In effetti l’esperienza dei monaci del deserto e di sant’Ignazio di Loyola, raccontao Padre Nardin, ci spiegano cosa fare quando il buio si avvicina, l’oscurità di una riflessione inizia ad avvolgerci, i colori della vita sbiadiscono.
Don Franco Nardin è custode della tradizione dei monaci del deserto e formatore secondo la teologia del Cuore. E’ autore di rubriche giornalistiche e saggi, una tra cui su Radio Maria. Esperto di dialolgo religioso e unità ecumenica tra i cristiani, collabora con la commissione cultura delle chiese di Ostia-diocesi di Roma per i rapporti con Roma.
Sdt