13/09/2023 – In questi giorni le scuole salpano verso un nuovo anno scolastico. L’importanza di questa istituzione, sia essa pubblica, privata, parificata, è sotto gli occhi di tutti, soprattutto in questo periodo storico, culturale e sociale, nel quale viviamo una vera e propria emergenza educativa.
Per combattere insieme la battaglia della legalità e del diritto allo studio prima ancora di mettere in campo strumenti straordinari è bene curare l’ordinarietà dei rapporti di alleanza tra famiglie e istituzioni salvaguardando questi ambiti fondamentali proteggendone le buone prassi.
L’attenzione della politica locale e dell’informazione, valore aggiunto per l’ottimizzazione dei servizi in oggetto, va portata con assoluto senso di responsabilità e quella professionalità utile a rendere l’avvio del percorso annuale, delicatissimo per le famiglie e per le scuole, al fine di aiutare il clima di collaborazione inter generazionale.
Un ambiente educativo e pedagogico sereno è la garanzia di una pace sociale quanto mai necessaria alla società civile.
Il pericolo invece di una informazione e di una politica locale ‘che punti il dito’ rischia di trasformare la dialettica cittadina in un ambiente ‘inquinato’ dall’ansia e dallo scontro inficiando sulle famiglie e sugli operatori, siano essi docenti, collaboratori, tecnici del comune e dei servizi in genere, degenerando in una vera e propria deriva ‘populista’ che definirebbe ipso facto sia il politico sia il professionista dell’informazione che la inneschi.
L’appello dunque è verso i politici e le piattaforme informative nella considerazione che essi possono rappresentare un valore aggiunto alla società civile.
Lì dove la valutazione possa essere non corretta o incompleta occorrerà agevolare un eventuale e immediato diritto di replica per far arrivare alla popolazione la dichiarazione di chi opera ‘al fronte’ quotidianamente e che quindi ne conoscono pienamente la verità.
Il valore da ricercare è quello che ci porta a qualificarci come cittadini e professionisti utili al sistema anziché alla ricerca del problema senza lavorare per la soluzione, vera e propria ‘patologia sociale’ che semina rabbia e frustrazione.
Sdt