Ostia Antica, biglietti non conteggiati. Condannata la società che gestiva la biglietteria degli scavi


4/8/2023 – Utili non conteggiati per 124mila euro. E’ quanto la Gelmar srl, capofila di una Ati, associazione temporanea di imprese, che dal 2012 al 2021 ha gestito i servizi di organizzazione di esposizioni e mostre, biglietteria, bar e ristorante all’interno del Parco Archeologico di Ostia Antica dovrà risarcire al Ministero dei beni culturali. A deciderlo è stata la Corte dei Conti che mette così fine, o almeno per ora, alla vicenda che vede contrapposta la società e il Ministero e che al centro della querelle vede il conteggio sulla ripartizione degli utili sui biglietti nel periodo compreso tra il 2018 e il 2020.

Il contenzioso verte sulle modalità di gestione del parco e sul mancato rispetto dei termini contrattuali relativi alle ripartizioni degli incassi. Nell’accordo risalente al 2011 gli introiti della biglietteria dovevano andare per l’80% all’amministrazione del sito, mentre per il restante 20% al concessionario. Secondo quanto appurato dalla Corte dei Conti la Gelmar non avrebbe versato al parco 124.367 euro, derivanti dai guadagni legati alle esposizioni tenute tra marzo a ottobre 2018.

La Corte dei Conti dopo il passaggio davanti al Tar hanno quindi passato al vaglio tutti gli incassi della società dal 2012 al 2021 appurando che fino al 2017 la gestione era stata corretta. Quando nel 2020 erano stati depositati i conti del 2018 erano emerse le irregolarità secondo le quali la società non avrebbe dato al Ministero dei beni culturali la giusta quota di guadagni con la falsificazione della regolarità dei conti derivanti anche dai biglietti d’ingresso che all’epoca erano di 10 euro, che diventavano 12 in caso di mostre.


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