Corruzione ad Ostia, 12 indagati. “Fiocchi di prosciutto” per agevolare le pratiche


3/5/2023 – Dovranno difendersi dall’accusa di corruzione le 12 persone fermate ad Ostia nel corso di una maxi operazione eseguita della Sezione di Polizia giudiziaria della Polizia locale su disposizione del gip. Dodici misure cautelari, di cui due in carcere e 10 ai domiciliari, per funzionari dell’Ufficio Tecnico del X Municipio, liberi professionisti ed imprenditori. Tra gli arrestati, attualmente ai domiciliari, ci sarebbe anche Fabio Balini, gestore dello stabilimento balneare “Shilling” e che da quanto appurato avrebbe corrotto un dipendente comunale per ottenere le autorizzazioni di conformità per un chiosco presente all’interno della struttura.

L’attività investigativa è stata coordinata dal pool per i reati contro la Pubblica Amministrazione della procura della Repubblica della Capitale. Oltre all’esecuzione delle misure cautelari, più di 100 poliziotti locali stanno ancora eseguendo numerose perquisizioni e sequestri. Nel corso delle perquisizioni, coordinate dall’aggiunto Paolo Ielo, sono stati trovati 65 mila euro in contanti in casa di uno degli indagati.

Le indagini sono state condotte sia in maniera tradizionale sul territorio di Ostia sia tramite
l’ausilio di intercettazioni, telefoniche e ambientali. Ed è proprio dalle intercettazioni che secondo il giudice emerge chiara la dinamica delle agevolazioni promesse per sbloccare le pratiche relative lo stabilimento Shilling. Le corruzioni, si legge nell’ordinanza del gip, hanno “visto protagonisti i funzionari pubblici e di volta in volta i soggetti privati interessati alle varie pratiche in qualità di titolari degli immobili o di architetti/ingegneri progettisti”. Proprio il caso dello Shilling è uno dei casi più importanti individuati “dietro la promessa di un compenso (il 29 novembre scorso) e l’effettiva consegna (il 5 gennaio) di una somma di denaro” prima da parte di un indagato “e poi da parte dello stesso Balini, somma in quest’ultimo caso di 5mila euro, che in seguito, a causa dell’esito comunque negativo per Balini della conferenza di servizi, viene restituito in attesa di un epilogo positivo della vicenda in futuro”.

Ma non solo Balini è tra gli indagati. Le intercettazioni effettuate con una microspia immortalano l’incontro in un cantiere tra uno dei funzionari del municipio e un imprenditore, avvenuto il 20 dicembre scorso. L’imprenditore consegna quello che definisce un “fiocco di prosciutto” un acconto che sarebbe stato seguito da una cifra ulteriore ma lasciando chiaramente intendere che si tratta soltanto di un anticipo. Per il gip si tratta “chiaramente di un compenso per la disponibilità mostrata dai due funzionari”. Uno dei funzionari coinvolti è assegnato all’ufficio che si occupa dell’istruttoria e della vigilanza in materia di interventi di edilizia privata, nonché dell’attività sanzionatoria prevista dalla normativa di settore.

“In merito alle indagini che hanno interessato l’Ufficio Tecnico del Municipio Roma X, riponiamo piena fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine.” Ad affermarlo è il Presidente Mario Falconi, secondo il quale è primario interesse di tutta l’amministrazione che si accerti la verità fino in fondo nel minor tempo possibile, anche a tutela della stragrande maggioranza dei dipendenti onesti. “La lotta all’illegalità e alla corruzione, cancri del nostro Paese, proseguirà con tutti i mezzi a nostra disposizione, costi quel che costi”.

Grazie alla Procura e alle donne e gli uomini della polizia locale di Roma Capitale per l’operazione anticorruzione di oggi che ha portato all’arresto di 12 persone. Nessuno spazio per corruzione e malaffare nella nostra città”, ha commentato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.


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