MESSAGGIO NELLA BOTTIGLIA – Quel cristianesimo cattolico dal cuore “informale”: lo spettacolo della Famiglia allargata di Sant’Egidio


25/06/2022 – Ha un cuore grande Ostia cristiana, cattolica universale quando lo proietta verso Roma e verso il mare, su tutta la Terra, mettendo al centro la periferia esistenziale che si fa centro: la grande Famiglia umana amata da Dio, fatta di Persone e anche di culture diverse con linguaggi e costumi diversi, globali o metropolitani che siano, anziché la formalità di un vecchio stile fasto impero romano costantiniano che ci allontana dalla gente.

E allora domani alle ore 21 presso il Teatro della Chiesa Nostra Signora di Bonaria (Ostia Lido) partecipa a questa Famiglia allargata di famiglie, ma soprattutto di individui, coppie, gruppi, gruppetti, riflessivi e estroversi, che però si spendono nell’abbraccio con chi è magari fuori dai canoni. La Scuola della Pace, i ragazzi della Comunità di Sant’Egidio Giovani per la Pace, insieme al Coro di Santa Monica, il Coro delle Campanelle Colorate, il Coro Baba Yetu e Coro d’aclarda; si mostreranno sul palcoscenico per raccogliere beneficenza per i progetti dei loro bambini e delle loro famiglie di diversi Paesi e diverse Culture. Tante non sono nemmeno Cattoliche, altre Cristiane ma la rete di Gesù pesca ogni sorta di “pesce”.

E poi non perdere l’occasione di visitare da oggi stesso fino a fine Luglio DIS-INTEGRATION la mostra di opere artistiche della Comunità di Sant’Egidio (aperta dalle 17.30 alle 22 tutti i giorni) che unisce il tema della disabilità con quello dell’integrazione sociale e cittadina.  Un atto di amore e di creazione dal cuore di chi ha davvero tanto amore come figlio figlia di Dio e come sua particolare creatura. Sarà possibile trovare questa esposizione la struttura del Lunapark di Ostia all’ingresso sulla Piazza della Stazione Vecchia.

L’invito esteso a chiunque e ciascuno è la garanzia di una ‘cattolicità’ sostanziale, un invito appunto ‘universale’ a gustare insieme un pezzetto di paradiso nella gioia comune. Per visite la mattina bisogna contattare l’organizzazione con la email disintegrationostia@gmail.com o al whatsapp 392.5578613.

La Famiglia è al centro del dibattito di questi giorni ed è bene riflettere sul tema della famiglia cattolica inserita nel più ampio contesto della Famiglia umana.

In questo periodo di più profondo ecumenismo e dialogo religioso nel quale Papa Francesco ci spinge a edificare ponti, a evidenziare quello che ci unisce (piuttosto che, seppure non puntando sul particolarismo che divide, adunarci solamente con chi è come noi), sia noi cristiani cattolici che protestanti, evangelici e ortodossi ci confrontiamo spesso con il pericolo di un’apparente cattolicità che in effetti non avvicina le persone perché in fondo mostra famiglie del tutto simili apparentemente differenziate da un colore della pelle diversa o dal differente taglio degli occhi, ma effettivamente quasi stereotipate quasi, paradossalmente, a palesare quel “cattolico simil commonwealth vecchio stampo” che però può oggi essere quanto più lontano da Gesù il re dei re resuscitato nato in una mangiatoia e morto inchiodato che visitava i gruppi e i singoli, radunava attorno a un monte o incrociava lo sguardo della Persona.

L’Altro che ci invita al vero dia-logo non ha solo un’esteriorità fatta di diversità seppure una simil ‘sovrastruttura gestionale’, ma quanto più l’Altro non è immediatamente comprensibile tanto permette all’Amore “semplice” di Gesù di testimoniarsi nel Padre ed effondere il Suo Santo Spirito su chi si incontra.

E’ una vera e propria teologia del Cuore, di un’Amore sostanziale.

Un’Amore sostanziale, che è appunto “vero” in Gesù, non lo vedremo nelle architetture formali ma è quanto più vicino a un cuore ‘informale’. Quella grande Famiglia allargata, perfettamente imperfetta, come ad esempio la ‘colorata’ Comunità di Sant’Egidio testimonia a Ostia quel grande spettacolo che è la Vita, che è anche la Verità di un pianeta che ci si mostra tangibilmente ricco di poliformità collaboranti, ed è la Via quando è mostrata essa stessa nella forma semplice, basta leggere in Vangelo e la vita di Gesù aldilà di teologie, sistemi, conferenze, accademie etc etc.

Di questo la gente si fida, di chi fa della religione cattolica un coerente cristianesimo di Gesù, del Vangelo e su questa roccia cesella i Sacramenti.

La gente alla periferia esistenziale, gli ultimi, i più fragili, le famiglie allargate, quelle colpite dai lutti o dalle tribolazioni e poi ‘ricomposte’, tutte quelle persone che non attirano gli sguardi della società tout court, delle enstablishment, balbuzienti del politicamente corretto, incespicanti sui red carpet , questa grande Famiglia attira la misericordia di Dio Padre, il suo Sguardo. Se vuoi vedere dove si illumina il faro, l’occhio di bue del Signore tra le masse in platea non guardare dove si ammassa il carname imbellettato, banchetto degli avvoltoi, ma osserva ai lati della stanza, il seduto in disparte, chi non arriva per la foto alla giusta altezza, nel dietro fila, perché lì è il punto di vista di Dio. E’ bello incrociare quel Suo colpo d’occhio silenzioso pieno e denso di senso, è meglio che sentirsi in sincrono con le masse per quelle giornate di clamore che poi in fondo lasciano niente e hanno bisogno di ri glorificarsi per ri glorificarti.

Il cristianesimo universale, cattolico, ha avuto, ha e avrà senso nel “dietro le quinte” perché sul palco può non convincere. Ma questo del resto vale per qualsiasi “struttura e sovrastruttura” cristiana perché Gesù è venuto anzitutto per destrutturare. Nell’ambito cattolico la chiesa, grazie a Gesù e alla coerenza evangelica di Papa Francesco, può davvero cambiare se corrisponde alla “brezza” della sua prossimità e quotidianità piuttosto che nel clamore impetuoso che vuole competere con gli stili mondani parlando di un Regno dei Cieli ma descrivendolo con un linguaggio impastato di terra.

In fin dei conti, in conclusione, è bene sempre porsi questo enigma esistenziale: è meglio la perfezione di una finzione o il realismo non comprensibile come sfondo della testimonianza in Gesù?

Alla preghiera la risposta in Cristo nostro Signore.

Sdt


LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here