08/06/2022 – Il gruppo teatrale storico della parrocchia san Nicola di Bari (Via Passeroni Ostia, Aula san Filippo Neri) sarà in scena venerdì e sabato prossimi alle 21 e e Domenica alle 19.15. Obbligatoria la prenotazione con messaggio numero Whatsapp: 335 159 4503. Tutte le offerte verranno devolute in beneficenza per i più fragili in accordo con la commissione volontariato della prefettura di Ostia-diocesi di Roma.
In memoria di Pasquale Avvisato, il suo fondatore, e Salvatore, con sua moglie Mara, colonne della comunità ecclesiale locale venuti a mancare solo pochi mesi fa ma nel dolce ricordo la chiesa nicolaiana trova continuità si proietta verso il futuro.
“Ma che bel Castello” questo l’adattamento di una simpaticissima commedia brillante e la regia di Massimo Caratelli. Saranno in scena Teresa Colletti, Stefano Colletti, Paola Vicini, Daniela Filippini, Domenico Vagnati, Stefano Di Tomassi, Sara Pitacco, Claudia Di Marco, Dario Quarta, Katia Bottini. Le scenografie di Carmine Di Marco, i costumi e sartoria Carmela Lucciola e Fiorella Ricci. La produzione e la logistica gestita da Domenico Marchesani.
Un teatro che serve per incontrarsi, per ritrovarsi con vecchi amici, come occasione per rivedersi e riabbracciarsi, per conoscersi, per ridere si sé e avere bei ricordi, vivere una bella avventura insieme: una forma di arte sana e naturale come il gioco del teatro sa dare, il principio attivo del “tornare bambini”, non in senso di infantilità ma recuperando quel bambino interiore che da forza alla parte più bella di noi stessi.
Questo è il teatro sociale parrocchiale e non ha simili per bellezza. “Non gira un soldo” per attori, aiutanti, etc: tutto viene dato per i poveri. Questa la garanzia della gratuità dell’Amore di Dio.
Ben 4 i registi si sono succeduti nel corso di quasi 40 anni si sono avvicendati alla guida del gruppo teatrale ‘ridendo e scherzando’: Pasquale Avvisato per la maggior parte del tempo, poi Simona, Edoardo Introno e oggi appunto Massimo.
Lo chiamiamo ‘gruppo teatrale’ – anziché compagnia teatrale – per sottolinearne la specifica identità all’interno di una più ampia comunità parrocchiale che è composta da tanti altri gruppi e che hanno tutti come riferimento Gesù.
Diversi gruppi teatrali nella chiese locali: la “compagnia dell’anello”, la Bonaria Compagnia in Nostra Signora di Bonaria, ad esempio e altri gruppi in Regina Pacis, in Santa Monica e nuovi in formazione presso altre comunità parrocchiali. Diversi – forse quasi tutti, nel bene e nel male – poi hanno, da qui, intrapreso le rotte nell’oceano del mondo artistico.
In questi anni la chiesa lidense è cresciuta tanto; soprattutto dalle visite di Papa Francesco sul Territorio si raccolgono i frutti di un percorso iniziato da tempo che vede al centro l’inter parrocchialità, una chiesa “ecclesia” aldilà delle canoniche, dei clericalismi e dei muretti, cortili e recinti parrocchiali.
Ostia, dove il Papa è venuto a fare il parroco tra i palazzi e dove ci sono preti e parroci che a volte hanno avuto la tentazione di fare i “Papi”, come scherzava una vecchietta proprio alla visita di Papa Bergoglio tra le strade della cittadina, questa chiesa di Ostia sta imponendo un corso nuovo non solo al vecchio clericalismo ma a tutta la cittadina mostrando la Bellezza della rete.
Iniziative di comunità e comunione, l’attivazione reale delle commissioni (giovani, carità/volontariato e la neo commissione cultura) questo cambio di marcia fa nuove tutte le cose con grande emozione.
Oggi questa ‘città di Ostia’, come la definì Papa Bergoglio, è in uscita per tutti i suoi cittadini marcando la sua identità cristiana affinché questa bellezza millenaria sia la roccia dove poggiarsi per edificare una nuova società fondata sull’Amore, una Città di Dio.
Sdt