DIARIO DI BORDO – Zuppi presidente C.E.I., quei cardinali romani futuro della chiesa di Gesù e Papa Francesco

Cardinali Matteo Zuppi e Paolo Lojudice, rispettivamente arcivescovi metropoliti di Bologna e Siena, presentati a Papa Francesco come i candidati alla guida della CEI. La spunterà il più anziano, tra i due giovanissimi, al Timone dei Vescovi Italiani.

25/05/2022 – “Ai primi di giugno lo incontrerò personalmente a un Convegno – dichiara il reverendo don Franco Nardin parroco di Nostra Signora di Bonaria e consigliere per il dialogo ecumenico della commissione cultura della prefettura di Ostia-diocesi di Roma – un cardinale, il neo presidente dei vescovi italiani mons. Matteo Zuppi, delle relazioni, del dialogo con il prossimo e con l’altro. “Un cardinale che viene dal carisma di Sant’Egidio – conclude nelle prime dichiarazioni a caldo don Franco.

Le sue prime parole da presidente dei vescovi in Italia:“voglio una chiesa dove tutti si sentano amati”.

“La comunità di sant’Egidio (infatti) – si legge nel profilo del responsabile autorevole della comunità di Ostia Stefano Nataliaccompagna con la preghiera il cardinale Matteo Zuppi mentre affronta il nuovo servizio alla chiesa come presidente della C.E.I.”

Ma il dato meraviglioso è constatare come la chiesa italiana oggi calca le orme di Roma perché sia ‘don’ Matteo Zuppi, sia l’altro nome presentato a Papa Francesco ‘don’ Paolo Lojudice esprimono, da cardinali ex preti delle periferie romane, quella testimonianza squisitamente coerente con il vangelo, con Gesù, che non solo l’Italia ma che forse tutto il mondo vuole vedere da Santa Romana Chiesa. Anche Monsignor Antonino Raspanti, Vescovo di Acireale tra i nomi indicati.

Un giovanissimo Matteo Zuppi conosce infatti Andrea Riccardi, il fondatore di Sant’Egidio, iniziando a frequentare la Comunità e collaborando alle attività al servizio degli ultimi da essa promosse: dalle scuole popolari per i bambini emarginati delle baraccopoli romane, alle iniziative per anziani soli e non autosufficienti, per gli immigrati e i senza fissa dimora, i malati terminali e i nomadi, i disabili e i tossicodipendenti, i carcerati e le vittime dei conflitti; da quelle ecumeniche per l’unità tra i cristiani a quelle per il dialogo interreligioso, concretizzatesi negli Incontri di Assisi.”

Ed è anche emozionante pensare che nell’attuale metropolita di Siena Colle Val d’Elsa e Montalcino batta anche il cuore di tanta Ostia – di cui è stato vescovo ausiliare, ndr – che si riversa nel messaggio universale cristiano con la sua identità meravigliosa.

Ma come suggerisce il reverendo Nardin nel suo saluto iniziale tra Roma e Ostia, dopo questa neo elezione, si rafforzano ancora di più i legami nel segno dunque dell’ascolto e dell’incontro delle altre religioni e culture.

Un collegamento, anche ufficiale, tra questo specifico ambito culturale locale, che – come ha mostrato l’ultimo incontro presso la torre San Michele Arcangelo – già cammina con sicurezza  e l’ufficio predisposto a questo tema nel Vicariato accompagnerebbe mano nella mano Roma e il Lido verso una prospettiva più ampia che con l’aiuto di Cardinale Zuppi potrebbe farsi addirittura un’opportunità nazionale.

Si, perché, come ci sottolinea Natali da Ostia: cardinale Zuppi è “Prete e Vescovo del Vangelo, uomo di dialogo, di pace e per questo gli auguriamo di spendere le sue qualità umane e cristiane a servizio della chiesa italiana con la passione e la sapienza di cui è capace”.

Insomma, sarà sempre più difficile per una chiesa ‘vecchia’, esclusiva, formale, esteriore, distaccata, isolata e isolante, non lasciare il passo alla chiesa di Gesù che è fuori dai recinti, dai muretti, dalle canoniche, dal clericalismo. L’augurio al nuovo presidente della C.E.I. vogliamo darlo insieme alle parole di ‘don’ Paolo Lojudice da Siena che salutandolo ci tiene ancora a evidenziare “voglio ribadire il mio pieno sostegno nel costruire sempre di più quella Chiesa in uscita tanto auspicata da Papa Francesco”.

Sdt

 

 

 

 


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