25/02/2022 – Dopo aver dedicato molti anni e studi al recupero della Domus Aurea, Alessandro D’Alessio, oggi direttore del Parco archeologico di Ostia Antica, tratterà Nerone e la sua impronta su Roma nel corso dell’appuntamento organizzato dal Teatro Argentina per domenica 27 febbraio, con la rassegna Luce sull’Archeologia, già acclamata dal pubblico nelle precedenti sette edizioni e da un mese tornata ad accogliere pubblico in presenza dopo un biennio on-line.
Per D’Alessio “la storiografia moderna è concorde nell’escludere la follia di Nerone e nel descrivere una figura non più dispotica e crudele dei predecessori e successori alla guida dell’impero romano”.
Certo, per rovinare la reputazione di un despota niente risulta più efficace di un kolossal hollywoodiano del 1951, ma D’Alessio si dice “innamorato dell’interpretazione di Peter Ustinov e tuttavia persuaso che Nerone non abbia incendiato Roma. Non esistono prove a suo carico e le fiamme devastanti erano, nella Roma antica, un’emergenza quotidiana, tanto che proprio Nerone stabilì distanziamenti obbligatori fra gli edifici e l’uso di materiali edili diversi dal legno”.
Nerone diventa imperatore a 16 anni e governa fino ai 30. “E’ un ragazzo che cresce nel più diseducativo degli ambienti, quello di corte, ma con l’aiuto di Seneca, suo pedagogo, scopre le arti, le filosofie orientali e l’esercizio della clemenza. Sceglie i suoi uomini fra i più capaci liberti e attira così l’ostilità delle classi dirigenti. Ma assorbe competenze da statista e riesce con una celebre riforma monetaria a combattere l’inflazione, svalutando l’aureo dell’11%, e a ridurre le disuguaglianze, risultati che anche oggi tornerebbero utili. E non è l’unico merito dello statista romano: al suo principato si deve una dettagliata normativa per incrementare la sicurezza degli edifici e un deciso irrobustimento del corpo dei vigili del fuoco, la Militia Vigilum. E’ con Nerone, oltretutto, che si concludono i lavori per l’ambizioso porto imperiale di Roma iniziati da Claudio”.
Al Teatro Argentina, Alessandro D’Alessio illustrerà “la città progettata da Nerone, le sue sontuose residenze, la Domus Transitoria e la Domus Aurea, e l’impronta indelebile che hanno lasciato sulla città antica”.
Immagini arricchite da suggestive ricostruzioni trasporteranno gli spettatori del Teatro Argentina in una straordinaria visita virtuale ai luoghi neroniani ancora incastonati nella città contemporanea.