Civitavecchia, pacco bomba davanti alla casa del Presidente dell’autorità portuale


05/02/2022 – Un rudimentale pacco bomba è stato lasciato giovedì sera a poca distanza dall’abitazione del presidente dell’autorità portuale (Adsp) del Mar Tirreno centro settentrionale Pino Musolino, responsabile dei porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta.

La bomba è stata scoperta in via del Tiro a Segno a San Gordiano da un uomo che lo ha portato alla caserma dei carabinieri. Immediato l’allarme e l’intervento degli artificieri che lo hanno disinnescato. Si tratta di una pila collegata a due fili e un timer e dell’esplosivo che avrebbe potuto causare ingenti danni. Era stata infatti posizionata tra il posto auto di Musolino e quella di un medico che in un primo momento si era ipotizzato potesse essere il destinatario dell’ordigno. Sul posto del ritrovamento, indicato dal suo scopritore proprio il dottore che vive nella stessa palazzina del presidente del Adsp, sono immediatamente intervenuti i militari che però non hanno trovato rivendicazioni. All’esame adesso le immagini delle telecamere presenti nella zona.

 

Una cosa del genere – ha commentato Musolino – lascia sgomenti e non trova nessuna motivazione o giustificazione. La vera preoccupazione riguarda mia moglie e mio figlio, perché per quel che riguarda il lavoro, non sono tipo che cambia idea con le intimidazioni”.

I COMMENTI

“Sono vicino e voglio esprimere tutta la mia solidarietà al Presidente dell’Autorità di sistema portuale di Civitavecchia, Pino Musolino, vittima di una grave intimidazione da condannare con fermezza. Mi auguro che i responsabili di questo gesto vile vengano individuati presto. Non ci può essere nessuno spazio per minacce inaccettabili come queste”. Così in una nota l’Assessore ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio e Mobilità della Regione Lazio, Mauro Alessandri.

“La Regione Lazio è vicina al Presidente dell’Autorità di sistema portuale di Civitavecchia, Pino Musolino al quale va tutta la mia solidarietà per la grave e inaccettabile intimidazione ricevuta. Gesti come questi vanno condannati con estrema fermezza e sono fiducioso che gli inquirenti possano fare presto luce su chi ha commesso un atto così vile e indegno”. Così in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.


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