Acilia, omicidio Paolo Corelli, si batte la pista albanese


15/02/2022 – Giorni di osservazione, di pianificazione nei minimi dettagli e poi l’omicidio, avvenuto in pochi secondi con due colpi di pistola andati a segno e un terzo per finire la vittima ormai già in terra. Poi la fuga a piedi atteso forse a breve distanza da un complice. Il killer è irriconoscibile: indossa infatti una mascherina chirurgica, un cappello da baseball e sopra il cappuccio della felpa. E’ la ricostruzione dell’assassinio avvenuto all’alba di ieri in via Ettore Rosler Franz a San Giorgio di Acilia e che ha lasciato in terra senza vita Paolo Corelli, 47enne incensurato.

L’omicidio di Paolo Corelli era stato pianificato nei minimi dettagli

L’uomo, addetto all’ortofrutta nel supermercato Emmepiù di Fiumicino, è stato freddato sotto gli occhi della moglie a pochi passi dalla loro automobile, mentre stavano per partire per recarsi a lavoro. Lui nel supermercato di via , lei in aeroporto. La donna non ha potuto far nulla per soccorrere il marito, morto subito. Le urla strazianti, unite al rumore dei colpi di pistola hanno svegliato il quartiere dal quale sono partite le chiamate al 112. Al loro arrivo i carabinieri hanno trovato l’uomo ormai in un lago di sangue, la moglie e la madre del 47enne richiamata in strada dagli spari.

Le indagini degli investigatori del nucleo investigativo di Ostia, coordinate dalla Procura di Roma, adesso puntano sulle conoscenze di Corelli. Sotto sequestro il cellulare mentre la perquisizione dell’abitazione che non ha dato alcun esito. Nessun elemento sospetto è stato infatti trovato nell’immobile dove l’uomo viveva con la moglie e la figlia.

Ad essere analizzate anche le immagini delle telecamere di sicurezza presenti nella zona che insieme ad alcune testimonianze dei parenti del 47enne porterebbe la pista attorno alla criminalità albanese. In particolare al vaglio degli inquirenti ci sarebbero alcune dichiarazioni fatte dal padre Aldo che intervistato al Tg1 ha raccontato di aver visto il figlio che una persona poco raccomandabile. Alle richieste di chiarimenti la vittima avrebbe risposto “Papà fatti i fatti tuoi, ho 50 anni so quello che faccio”. Tra le piste battute anche quella che l’omicidio possa avere qualche collegamento con il fratello Claudio, attualmente agli arresti domiciliari per reati di droga.


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