DIARIO DI BORDO – Acilia, per i giovani una risposta cristiana che fa unità


27/11/2021 – Cresce l’attenzione di cristiani verso i giovani di Acilia e l’entroterra del X Municipio di Roma. Chiama a raccolta l’ospedale da campo presso la chiesa di Santa Beretta Molla in via Amedeo Bocchi 169; le fa eco la chiesa cristiana evangelica di via della Balsadella angolo via Ettore Colla, presso il centro commerciale il Quadrifoglio, dedicando spazio ai giovanissimi. Tutto intorno a loro un dedalo di palazzine, strade, piazzette e parchetti dove “lo scontro” con il maligno si fa duro; il primo preda i ragazzi come un leone ruggente mentre i cristiani cercano di metterli in salvo. Occorrerebbe trovare uno spazio per questi educatori che, aldilà delle strutture delle rispettive chiese, offra ai giovanissimi un luogo ‘a loro misura’ dove rifugiarsi nell’immediato quando il male li bracca da vicino.

Ma al di là dei luoghi fisici occorre l’aiuto di tutti: per questo se sai di qualche giovane in difficoltà contatta i riferimenti dell’ospedale da campo per i giovani dell’educatore prof. (“e prete”, come si defisce) don Giovanni Carpentieri e anche rivolgiti alla chiesa di via Balsadella per rafforzarsi insieme [whatsapp 329.0697201, evangeliciacilia@gmail.com, https://www.facebook.com/chiesaevangelicaacilia/about/?ref=page_internal ]

Comunque è bello vedere come l’appello delle chiese, sebbene esse siano di diversa tradizione storico culturale, sia lo stesso, e come nel momento del vero bisogno i cristiani ritrovino il loro senso profondo e siano capaci di vivere la Parola di Gesù: “Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi(…)”.

Alcune luci si accendono nelle tenebre, sono fiammelle piccole ma portano anche un pò di calore nel gelido che la droga e la violenza trasmettono nel cuore, nei sentimenti e nelle emozioni. A pochissimi chilometri l’azione di adulti motivati da un lato da quell’immagine che Papa Francesco porta sul petto della croce, il Pastore con in braccio una pecorella, dall’altro da un contesto sociale pieno di insidie, dove la solitudine nelle famiglie e tra le strade spesso la fa da padrone e, per essere considerati o semplicemente per spegnere il cervello, i ragazzini sono disposti a cedere alle lusinghe della ‘chimica’, della droga o alla seduzione di chi li usa per soldi facili con i quali magari – la perversione del male è davvero insidiosa – aiutare la famiglia in difficoltà.

 


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