Villaggio dello Sport, figuraccia a 5 Stelle. Abusive l’area commerciale e quella sport

Mai richiesta anche l'autorizzazione all'Agenzia delle Dogane per il Villaggio dello Sport


09/07/2021 – Figuraccia a Cinque Stelle sul Villaggio dello Sport. Si è tenuta infatti questa mattina la Commissione Controllo, Trasparenza e Garanzia che doveva fare chiarezza proprio sulla manifestazione in corso nell’area della Stazione della Roma – Lido di Cristoforo Colombo e sull’antistante spiaggia libera. Una manifestazione fortemente voluta proprio dalla maggioranza del X Municipio e dal consigliere capitolino del M5S Paolo Ferrara. E da quello che è emerso nel corso della riunione presieduta da Pietro Malara è che le autorizzazioni non ci sono.

Entrambe le aree, quella dedicata alle attività sportive e quella “commerciale”, sono di fatto abusive. Già nei giorni scorsi (qui) avevamo parlato di come mancassero alcune autorizzazioni. In primis quella per svolgere eventi che di fatto ha visto tutto quello organizzato fino ad oggi “fuori legge”. Solo domani infatti la Commissione Spettacoli effettuerà il sopralluogo per autorizzare il maxi schermo che dovrebbe permettere così di proiettare la finale degli Europei 2020 in piena sicurezza con la presenza delle forze dell’ordine. Al termine della proiezione della semifinale infatti si erano verificati alcuni incidenti che avevano portato l’organizzazione a ritenere opportuno non trasmettere lo scontro Italia – Inghilterra per motivi di sicurezza vista l’assenza di supporto alla protezione civile attualmente presente.

Ma non è solo la questione “maxi schermo” ad essere stata affrontata e chiarita questa mattina. Anche la spiaggia libera, e di conseguenza tutti gli stand allestiti, sono irregolari. L’Agenzia delle Dogane, presente con un suo rappresentante in Commissione, infatti ha comunicato di non aver dato alcuna autorizzazione. Il motivo? L’affidatario o il Municipio, non hanno mai inviato alcuna comunicazione come previsto per legge e quindi di conseguenza non ha potuto rilasciare nessun via libera.
Insomma, mancanze su mancanze per una manifestazione annunciata in pompa magna dal consigliere capitolino pentastellato Ferrara, ma non è tutto. Nel corso della commissione infatti gli uffici municipali hanno dovuto confermare come l’assegnazione dell’area – ricordiamo che la manifestazione è partita ufficialmente il 1 giugno per svolgersi teoricamente fino al 30 settembre – è diventata esecutiva solo dall’11 giugno. Il che significa che sia la fase di allestimento del Villaggio quello sportivo come quello “commerciale”, come già denunciato in precedenza dal Labur, il Laboratorio di Urbanistica, erano non autorizzati.
Due le strade che adesso potrebbero essere percorse, come valutato già nella mattinata, la prima quella di sospendere la manifestazione fino all’ottenimento di tutte le autorizzazioni, la seconda quella di annullarla in autotutela. Nei prossimi giorni il Municipio dovrà valutare come procedere.

“Fino a poco tempo fa, – spiega Pietro Malara, presidente della Commissione Controllo, Trasparenza e Garanzia e consigliere di Fratelli d’Italia – eravamo tutti convinti che fosse l’impreparazione a guidarli e, per quanto fosse comunque inaccettabile, si era più propensi a concedergli delle attenuanti. Alla luce dei tanti episodi fatti emergere dalla Commissione che presiedo, dal bando sui chioschi a quello dell’ex-Ufficio Tecnico (entrambi annullati dopo il lavoro della Commissione), il dubbio che la politica eserciti delle ingerenze sugli uffici è sempre più concreto e – conclude Malara – tutto questo è assolutamente imperdonabile, soprattutto se si oltrepassa il limite della legalità a spese dei cittadini”.


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