Ostia, il Mit annulla la delibera sulla pista ciclabile del Lungomare

Per il Ministero il Municipio X ha travalicato i limiti del proprio potere approvando la delibera sulla pista ciclabile


11/01/2021 – “Il Municipio X di Roma Capitale ha travalicato i limiti del proprio potere, adottando un atto di competenza invece del Dipartimento Mobilità e Trasporti di Roma Capitale”. Lo dice nero su bianco il Ministero delle Infrastrutture che ha annullato così la delibera n.25 del 5 agosto 2020 con la quale il Municipio X ha istituito la pista ciclabile del Lungomare di Ostia. Una delibera emessa in violazione dell’articolo 7 e l’art. 14 del Codice della Strada.

A chiedere l’annullamento della delibera era stato il LabUr – Laboratorio di Urbanistica che aveva sottolineato le irregolarità della pista ciclabile. Irregolarità appurate dal Mit che ha portato quindi al decreto 598 del 28 dicembre scorso, firmato dal sottosegretario Roberto Traversi con la quale viene dichiarata “illegittima” la delibera appoggiata a spada tratta dall’amministrazione pentastellata alla guida del Municipio X e dal Sindaco Virginia Raggi.

Un progetto sul quale fin dall’inizio in molti avevano puntato il dito per le tante irregolarità. Dalla deviazione del percorso dei bus, agli ostacoli per i mezzi di soccorso che in caso di ingorgo rischiavano di rimanere bloccati nel traffico, alle colonnine per la ricarica dei mezzi elettrici davanti al Salus diventate off limits.

Per amministratori coinvolti nel progetto ora il rischio è quello di vedersi recapitare una denuncia per abuso di potere e falso in atto pubblico.

“Sulla pista ciclabile, vessillo portato avanti dalla Sindaca Raggi e dall’amministrazione lidense, si consuma l’ennesimo pasticcio a Cinque Stelle, con tanto di danno erariale che potrebbe configurarsi a carico di chi ha utilizzato fondi pubblici per disegnare una pista ciclabile che, come abbiamo sempre denunciato, non era stata progettata in maniera regolare”. A denunciarlo in una nota è Monica Picca, capogruppo della Lega in X Municipio. “La Lega aveva presentato nell’agosto 2020 esposti alla Polizia Locale e alla Procura della Repubblica lamentando l’irregolarità e l’illegittimità della sedicente pista ciclabile transitoria. Ci auguriamo quindi che gli organi competenti, da noi formalmente aditi, agiscano di conseguenza mettendo davanti alle proprie responsabilità chi ha firmato questi atti e preso queste decisioni, le quali per altro hanno impegnato denaro pubblico”, conclude la Picca.


2 COMMENTI

  1. Ma Picca leghista non ci dice niente di Bossi che si. è appropriato di 49.000.000 E denaro pubblico ed è stato condannato a restituirlo entro circa un secolo?
    Come mai non ne parla? Non si critica il padrone? Il x avra sbagliato, BOSSI mesa’ de no

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