Ostia, concessioni balneari, chiesta la revoca per Le Dune di Renato Papagni


O si mette in regola o rischia di vedere la concessione revocata. Sarebbe questo il diktat che dal Municipio è stato a chiare lettere fatto a Renato Papagni, patron dello stabilimento Le Dune dall’architetto Nicola De Bernardini a capo dell’amministrazione Municipale con l’avvio del “procedimento di decadenza dalla titolarità della Concessione Demaniale Marittima in Atto Formale, di cui all’ “Atto di Modifica della Concessione Demaniale Marittima” n. 5/2014, ai sensi dell’art. 47 del Codice della Navigazione e dell’art. 49 della L.R. Lazio n. 13/2007 e s.m.i.”

Una minaccia di decadenza che arriva dopo le lunghe indagini che nel corso degli ultimi anni hanno visto proprio gli stabilimenti balneari al centro degli accertamenti della Commissione Straordinaria dal prefetto Domenico Vulpiani e dell’allora direttore tecnico del X Municipio Cinzia Esposito.

In particolare a Papagni è contestato il parziale versamento del canone demaniale di oltre 112mila euro relativi all’anno 2016 e di oltre 112mila euro per lo scorso anno. Cifre nettamente superiori rispetto agli appena 27mila che invece Papagni avrebbe versato per lo scorso anno e i 40mila pagati per due anni fa.

A Papagni è inoltre contestato “il difforme utilizzo della Concessione rispetto a quanto riportato nella planimetria prot. CO5711/2014, allegata all’Atto di Modifica della Concessione Demaniale Marittima n. 5/2014. Più in particolare, le misurazioni delle superfici effettuate in sede di ispezione demaniale, hanno certificato come l’area dello stabilimento balneare in esame sia risultata maggiore rispetto a quella riportata nel titolo concessorio demaniale n. 5/2014 ed è stata rinvenuta la presenza di manufatti, a vario titolo installati, in aperta difformità rispetto alle consistenze riportate negli elaborati grafici a disposizione dell’Amministrazione.

Inoltre la pacifica violazione delle disposizioni vigenti in tema di affidamento a soggetti terzi della gestione di attività secondarie nell’ambito della Concessione Demaniale Marittima, con particolare riferimento all’art. 45 bis del Codice della Navigazione”.


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