19/12/2016 – Una vera e propria piantagione di marijuana vicina a una dependance del castello Odescalchi di Santa Marinella. A scoprirla sono stati i carabinieri della locale stazione che hanno stretto le manette ai polsi del principe Andrea Odescalchi. Il 33enne, rampollo della nobile famiglia romana, è stato fermato nel corso di un controllo. L’atteggiamento “nervoso e agitato” come definito dai militari, ha portato immediatamente gli uomini dell’Arma ad approfondire la posizione del 33enne volto noto alle forze dell’ordine per il reato di coltivazione e smercio di sostanza stupefacenti. Perquisito è stato trovato in possesso di 114 grammi di marijuana e 7 grammi di hashish. Nella successiva perquisizione domiciliare, in una dependance del Castello, è stata trovata una stanza completamente adibita a coltivazione. Una vera e propria serra quella che il principe aveva allestito nel locale con oltre 35 piante di marijuana dell’altezza di circa 1 metro che crescevano rigogliose grazie alle conoscenze acquisite durante la “carriera” nell’ambito della coltivazione della marijuana. Il principe dopo essere stato tratto in arrestoe dopo l’interrogatorio di garanzia è stato messo agli arresti domiciliari e le piante di marijuana sequestrate.
E se fosse stata già regolamentata la coltivazione ad uso personale?…logicamente solo per i maggiorenni. Gli spacciatori perderebbero una grandissima fetta di mercato e verrebbero marcati stretti dalle FF.OO. che dovrebbero reprimere solo chi vende. Non vi sarebbe più commistione tra i mercati della droga: la cannabis, che è una sostanza dai molteplici effetti terapeutici, è oggi venduta dagli stessi pusher che vendono cocaina ed eroina.
Se fosse stato legale coltivare cannabis non solo il “rampollo”, ma anche tutta la famiglia, non avrebbe subito il calvario iniziato al momento della perquisizione, e che finirà chissà tra quanti mesi, o anni.
Poveretti.
…mentre chi ruba alla povera gente, ed è rovina di questo Paese, vive felice e indisturbato.