Civitavecchia, la questione “forno crematorio” arriva in consiglio ma resta alta la tensione politica


LA REPLICA DEL SINDACO

16/10/2016 – Sbarcherà domani pomeriggio in consiglio comunale la questione del forno crematorio del nuovo cimitero di via Braccianese Claudia a Civitavecchia. A partire dalle 16 l’amministrazione discuterà con la cittadinanza nell’aula Renato Pucci di uno dei temi più caldi dell’ultimo periodo. In particolare verrà chiarito definitivamente l’iter che ha portato all’avvio dei lavori per la realizzazione della nuova struttura e come mai il consiglio comunale non è stato interpellato per votare a favore o meno di un impianto aspramente contestato dai cittadini a causa dell’assenza di rilievi sulle possibili emissioni di polveri inquinanti nell’ambiente. Nel frattempo ancora nei giorni scorsi il dibattito è rimasto infuocato. Nel corso dell’ultima conferenza dei capi gruppo infatti il capogruppo della Svolta Massimiliano Grasso che nei giorni scorsi ha reso pubblica la due diligence sulla questione del forno crematorio ha ufficialmente chiesto al sindaco Antonio Cozzolino e al capogruppo La Rosa di chiarire quale sia la sua posizione dell’amministrazione Cinque Stelle sulla vicenda. «Il Sindaco – ha spiegato Grasso – ha risposto: ‘‘E che te lo vengo a dire a te?’’ Come se la conferenza dei capigruppo non rappresentasse tutti i cittadini di Civitavecchia. Mentre La Rosa, molto più correttamente, ha ammesso che in maggioranza ‘‘si è discusso dell’argomento, ma non si è trovata una sintesi unitaria’’. Risposta senz’altro legittima ed accettabile rispetto a quella del Sindaco. Il Sindaco, stia tranquillo, – ha concluso Grasso – la sua posizione non la deve dire a me, la dovrà e potrà chiarire direttamente ai cittadini in Consiglio Comunale». All’indomani della resa pubblica della due diligence ad intervenire sulla questione del forno crematorio anche l’associazione “Civitavecchia c’è” che ha sottolineato come le criticità evidenziate dal documento, “prese per tempo, sarebbero state un valido motivo per “riesaminare” ed eventualmente fermare il progetto senza rischi ed incorrere in penale, mentre invece – hanno spiegato – è stato fatto di tutto per sanarle con una serie di determine dirigenziali e delibere di giunta senza mai nemmeno preoccuparsi che, alcuni decisioni avrebbero dovuto essere sottoposte all’atto di indirizzo del Consiglio Comunale”.


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