2/9/2016 – Una vicenda fatta di violenza. Una violenza tanto più ripugnante perché ha per vittima una bambina di appena 10 anni. La storia, raccontata da “Il Messaggero” ha inizio in un centro estivo a Dragona dove la ragazzina era stata iscritta dai genitori per trascorrere le ore in cui loro dovevano andare a lavoro. Giornate in cui la bambina, che chiameremo Elena, nelle intenzioni dei familiari doveva passare giocando e divertendosi con i tanti bimbi iscritti e con gli animatori guidati dal titolare della struttura. Quando però dopo qualche giorno di assenza dovuto alle ferie dei genitori è arrivato per lei il momento di tornare nella struttura di Dragona la reazione della bimba è stata in grado di mettere in allarme i genitori. Elena ha infatti prima detto di essere troppo stanca per tornare al centro estivo poi quando la mamma poco convita da quella scusa ha continuato a indagare, la versione ricevuta dalla figlia è cambiata ulteriormente. Non voleva infatti tornare perché il titolare della struttura aveva molestato due bambine. Le vittime dell’uomo, un quarantenne, sposato e padre, sarebbero state infatti infastidite mentre si trovavano nei bagni e nello spogliatoio della struttura. Un’altra versione questa che secondo gli inquirenti che hanno ascoltato la piccola in un’audizione protetta con degli psicologi ai quali alla fine ha raccontato gli abusi subiti con i gesti, sarebbe un estremo tentativo di negazione di essere stata la vittima delle molestie e avrebbe quindi proiettato quello subito su altre bambine. Immediata quindi da parte dei genitori la denuncia scattata alla fine di luglio. Settimane di indagini, coordinate dal pm Silvia Santucci ed effettuate dagli agenti del commissariato Lido he hanno portato alla richiesta di custodia cautelare per l’uomo che, in attesa del processo, si trova ora agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale aggravata. Una misura firmata nei giorni scorsi dal gip Alessandra Boffi che anche grazie alle prove raccolte dagli agenti agli ordini della dirigente Rossella Matarazzo, non ha avuto alcun dubbio sulla veridicità del racconto di Elena. «Dal racconto della bambina – ha scritto il magistrato nelle motivazioni dell’ordinanza di custodia cautelare – si percepisce senza ombra di dubbio la situazione di grave disagio in cui si è venuta a trovare tanto che al momento in cui ha deciso di rivelare gli abusi subiti alla mamma, ha inizialmente riferito che la vittima delle condotte dell’uomo fosse un’altra ragazzina del centro».
[…] 9/9/2016 – Gli uomini del X Gruppo Mare della Polizia Locale di Roma Capitale, diretti dal Comandante Antonio Di Maggio, hanno sequestrato ieri in via Francesco Donati 222 a Dragona un centro ricreativo per bambini di età compresa tra i 4 ed i 12 anni, completamente abusivo. La ludoteca era stata infatti realizzata, secondo quanto appurato dai caschi bianchi dell’ufficio di PG edilizia diretti da Antonello Strino, occupando abusivamente un terreno di proprietà del Comune, confinante con l’abitazione della titolare, su cui erano state realizzate opere edilizie in violazione di ogni norma. All’interno della struttura al momento dell’arrivo dei vigili erano presenti circa 14 bambini che sono stati affidati alle rispettive famiglie. Le strutture sequestrate, tra cui una piscina, una tensostruttura per spettacoli di 198 metri quadrati dove era stata allestita la ludoteca “Circus Endy”, una casetta di legno di 12 metri quadrati con cucina attrezzata, una struttura di 48 metri quadrati per l’accesso al terreno, quattro gazebo con tavoli per il pranzo dei bambini, locali bagni e uffici, erano state realizzate in un’area di circa mille metri quadrati. È stato inoltre sottoposto a sequestro un terreno di circa 2mila metri quadrati di proprietà del Comune dove erano stati posizionati un tappeto elastico e uno scivolo gonfiabile. Al momento sono state denunciate 3 persone: la titolare della proprietà del lotto di terreno per abuso edilizio e la coppia di gestori della ludoteca, attiva da circa 10 anni su un terreno di proprietà del Comune di Roma, per attività ludica non autorizzata e appropriazione indebita. Nel corso delle operazioni di sequestro a cui ha presenziato anche il direttore del X Municipio Cinzia Esposito, gli agenti hanno scoperto che il 40enne E.C. titolare insieme alla moglie della ludoteca, si trova in regime di detenzione domiciliare nell’abitazione limitrofa al centro estivo poichè coinvolto in un’indagine legata a presunte molestie su minori realizzate proprio all&#…. […]
[…] 10/10/2022 – Una nuova condanna per violenza su una bambina per l’animatore del centro estivo di Dragona finito nella bufera nel settembre del 2016 e già ai domiciliari con una pena a 5 anni e mezzo per gli abusi su un’altra piccola frequentatrice del centro all’epoca di 10 anni. […]