Saccheggiarono la villa di Casalpalocco di Nainggolan. Fermati in cinque. Bottino oltre 200mila euro


10/5/2016 – ‪Un vero e proprio tesoro quello recuperato dagli agenti del commissariato Trevi-Campo Marzio al termine di una lunga indagine incentrata su furti in appartamento che nei mesi scorsi si sono verificati in tutto il territorio capitolino. Furti che avevano coinvolto anche il calciatore della Roma Radja Nainggolan che nella notte tra l’8 e il 9 aprile aveva visto la sua abitazione di Casalpalocco saccheggiata. Un bottino di oltre 200mila euro quello che la banda approfittando dell’assenza dei padroni di casa erano riusciti a portare via. Un colpo “facile” perché l’abitazione era stata lasciata con il sistema d’allarme disinserito e la porta d’ingresso chiusa senza mandate. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti il centrocampista insieme Claudia, la moglie al sesto mese di gravidanza, e la figlia erano usciti di casa per recarsi a cena da alcuni amici che abitano poco distante. Una breve visita che li avrebbe spinti a non attivare l’allarme e a non chiudere completamente la porta. Una leggerezza fatale perché proprio in quel lasso di tempo i ladri sono entrati in azione. Tra le 23 e la mezzanotte i balordi, due almeno, dopo aver scavalcato il muro di cinta della villa di via Amipsia avevano attraversato il giardino per poi aprire il portone d’ingresso utilizzando una tessera di plastica o un frammento di una lastra radiografica. Una volta dentro completamente indisturbati si sono impossessati di circa 30mila euro in contati, gioielli e una preziosa collezione di 15 orologi di lusso riposti in alcuni mobili. Un bottino, che ammonterebbe a oltre 100mila euro. Le indagini degli investigatori, diretti dal dr. Bruno Failla, che vedono cinque persone indagate per furto in abitazione, hanno consentito di rintracciare parte della refurtiva riconducibile a diversi furti che, in taluni casi, era già stata trasferita in altre province per essere rivenduta. L’ultimo sequestro in ordine di tempo, risale al fine settimana scorso quando, in una villetta situata in un comune della provincia di Bergamo, i poliziotti hanno rinvenuto orologi, preziosi, monili di vario genere e danaro contante, per un valore di circa 200mila euro, provento proprio del furto subito dal romanista. Le attività di indagine, coordinate dai Sostituti Procuratori della Repubblica presso il Tribunale di Roma Nadia Plastina e Roberta Capponi, sono tutt’ora in corso per risalire all’esatta provenienza del materiale sequestrato e per ricostruire le esatte responsabilità degli autori e dei ricettatori dei beni rubati.


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