Infernetto, Cervellini (SI-SEL): “No ad un nuovo ecomostro”


6/4/2016 – “Forte e determinata sarà la nostra opposizione, con Sinistra Italiana-SEL e con i cittadini e il Comitato di quartiere Infernetto, per impedire che 30.000 metri quadri di cemento – tra superfici coperte e parcheggi – mettano a rischio l’equilibrio idrogeologico dell’area”. Lo dichiara in una nota il senatore di Sinistra Italiana-SEL Massimo Cervellini, firmatario di un’interrogazione al ministro dell’Ambiente sul progetto di realizzazione del nuovo centro commerciale Esselunga all’Infernetto in via del Canale della Lingua. Si tratterebbe di un progetto del 2006, riesumato ad agosto 2015, prima della definizione del Piano di Assetto idrogeologico della Regione Lazio, per aggirare eventuali divieti che deriverebbero dalla natura dell’area scelta, a ridosso del parco di Castelfusano: una zona agricola con falda acquifera affiorante, ad alto rischio idrogeologico, soggetta a facili allagamenti, che ha più volte cambiato destinazione urbanistica per permetterne l’edificabilità. Il volto di questo quartiere è già stato deturpato negli ultimi tempi da devastanti interventi edilizi. Perché – si domanda – il Comune di Roma non si è preoccupato dell’equilibrio idrogeologico, del forte rischio allagamenti e dell’impatto destabilizzante che provocherebbe la costruzione di un centro commerciale, per giunta fortemente osteggiato dai cittadini? Siamo di fronte all’ennesima imposizione amministrativa che non tiene conto della volontà dei territori e che va ad aggiungere un nuovo tassello allo sconfortante mosaico del dissesto idrogeologico che rimanda l’immagine di una città e di un Paese sull’orlo del precipizio. Quali iniziative intende assumere il Governo? Noi di Sinistra Italiana-SEL – concludono – continueremo a ribadire la necessità improcrastinabile di severi piani di messa in sicurezza e di contrasto al dissesto e a difendere ad oltranza il fragile equilibrio dei nostri territori”.


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