Ostia, spiagge libere attrezzate, parlano gli affidatari


22/4/2016 – Dopo la bufera legata al rapporto dell’Autorità Anticorruzione sul bando per l’assegnazione dei servizi sulle spiagge pubbliche di Ostia a parlare sono gli affidatari del lotto 1 Happy surf, del lotto 2 Blanco, del lotto 4 Mammamia Beach, del lotto 6 Villa Maraini e del lotto 7 La Isla Bonita. “Nel 2014 abbiamo partecipato al bando per i servizi connessi alla balneazione promulgato dal Municipio X di Roma. Siamo risultati vincitori per i lotti sui quali abbiamo partecipato.  La maggior parte di noi – spiegano – è succeduto a chi da almeno 15 anni gestiva quelle spiagge e quelle che ci sono da più tempo hanno combattuto la mafia. Abbiamo firmato la Convenzione a fine Aprile del 2014 e ci sono state consegnate le chiavi a Maggio inoltrato, a stagione praticamente iniziata. Con buona lena ci siamo messi subito al lavoro per permettere agli utenti di usufruire dei servizi per i quali ci eravamo impegnati. Lo scorso anno, dopo il commissariamento del Municipio X per mafia capitale, nelle spiagge che gestiamo abbiamo avuto controlli da parte di quasi tutte le forze dell’ordine: Polizia di Stato, Carabinieri, Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza, Ispettorato del Lavoro, Asl e chi più ne ha più ne metta. A parte qualche multa che è stata oggetto di ricorsi, non ci hanno contestato nulla di sostanziale. Siamo stati costretti alla chiusura delle nostre attività, tra l’altro previste anche dal bando, a mezzanotte. Siamo stati costretti ad impiegare il bagnino di notte (mai avvenuto nella storia della balneazione in Italia). Nonostante avessimo mandato numerose richieste di dialogo con le amministrazioni che si sono succedute, mai nessuna ha ritenuto opportuno incontrarci. Abbiamo passato un’estate d’inferno – proseguono – originata dalle numerose contraddizioni che i vari attori ci contestavano, il più delle volte verbalmente. Quest’anno l’amministrazione Municipale ha compreso le nostre enormi difficoltà ed ha ritenuto opportuno instaurare un dialogo fattivo e collaborativo al fine di giungere ad una visione condivisa sulle gestione delle spiagge libere attrezzate di Ostia. Questo lavoro appena iniziato rischia di essere vanificato dall’ennesimo colpo di scena al quale assistiamo. Augurando buon lavoro a chi ha il compito di indagare sulla liceità o meno del bando, ci teniamo ad esprimere il fatto che non permetteremo a nessuno di mettere in dubbio la nostra onorabilità. Siamo stati vittime della burocrazia, dell’assenza di dialogo e dell’approssimazione con la quale si gestisce il bene comune. Tutto ciò ha un sapore politico e accade guarda caso in prossimità delle ormai imminenti elezioni comunali. A questo gioco noi non parteciperemo, e faremo di tutto per difendere la nostra onorabilità e il nostro lavoro portato avanti senza la benché minima collaborazione di alcuno. Non possiamo digerire il fatto che cooperative e associazioni sportive che hanno fatto della legalità la propria bandiera, vengano, anche approssimativamente additate come illegali. Nessuno ha compreso anche la funzione sociale delle spiagge che gestiamo. Nessuno ci dice grazie per il lavoro delicato che svolgiamo e che per noi rappresenta la vocazione più importante, ma questo grazie non ci aspettiamo nemmeno che ce lo diciate. L’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate e disabili come previsto dalle L. 381/91 e L. 68/99, l’espletamento delle misure previste dai lavori di pubblica utilità, le borse lavoro che ci vengono offerte da altri Municipi perché quello di Ostia non sa nemmeno cosa siano, l’inserimento lavorativo tramite garanzia giovani e tirocini che permettono ai giovani di imparare un lavoro, i servizi gratuiti che offriamo all’utenza e che per noi hanno un costo, come quelli riservati ai diversamente abili, le numerose attività culturali, sociali, sportive e di intrattenimento che abbiamo posto in essere rispondendo ad un punto specifico del bando che ci chiedeva di valorizzare l’attrazione turistica del litorale romano e che di contro ci ha visto incorrere in sanzioni importanti. Noi non riconsegniamo le chiavi e – concludono – nemmeno ci arrendiamo, poiché abbiamo assunto importanti impegni nei confronti dei nostri lavoratori che valgono più di qualsiasi altra cosa. Con amarezza dobbiamo constatare che il potere politico ancora una volta si fa forte con i deboli ed è debole con i forti. Non vi permetteremo di fare propaganda politica sulle nostre spalle. Abbiamo attivato percorsi pedagogici importanti con i nostri lavoratori e continueremo a lavorare in silenzio e con la professionalità che ci contraddistingue, ma al tempo stesso ci difenderemo in tutte le sedi opportune perché ad Ostia non esiste solamente la mafia e non esiste solamente un presidio della legalità. Nel nostro piccolo siamo tutti portatori di sani principi e di correttezza. Siamo uniti per far valere le nostre ragioni”.

 


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