Ostia, Amanusa occupato, Orfini: “La battaglia per legalità ha molti nemici”. Casapound: “Orfini dimentica le irregolarità di Libera”


21/3/2016 – Non sistema il botta e risposta tra il Partito Democratico e Casapound. Dopo il senatore Stefano Esposito che ha commentato l’occupazione da parte di Cpi dell’ex spiaggia Amanusa adesso è il turno del presidente del Pd Matteo Orfini. “Oggi è la giornata che Libera ha scelto di dedicare al ricordo delle vittime di Mafia. Un’occasione preziosa di riflessione e di impegno. – dice Orfini – Peccato che in questa giornata ci sia anche chi preferisce collocarsi dalla parte sbagliata. A Ostia, Libera gestisce una spiaggia insieme all’Uisp. Lo fa perchè ha vinto un bando e l’assegnazione è stata confermata da Tar e Consiglio di stato. E’ una spiaggia libera per davvero, nel senso che ci si può accedere senza pagare, sdraiarsi a prendere il sole e fare il bagno senza spese. Normale – direte voi. Non a Ostia, dove il mare è sequestrato per chilometri da stabilimenti molto spesso abusivi che hanno eretto un muro per impedire ai romani di accedere alla spiaggia liberamente. Da quando Libera e Uisp hanno aperto lo stabilimento ai cittadini, ne hanno passate di tutti i colori: ricorderete – per fare solo un esempio – la triste vicenda degli attacchi delle finte associazioni antimafia e degli impresentabili a cinque stelle Ferrara e Barillari. Oggi Casapound ha pensato bene di andare a occupare la spiaggia – ovviamente in nome della legalità. La stessa Casapound che a Ostia organizza manifestazioni insieme agli Spada, sempre in nome della legalità. Una provocazione che farebbe ridere se non fosse l’ennesima dimostrazione di quanto la zona grigia sia diffusa sul litorale e di come la battaglia per liberare Ostia dall’illegalità abbia tantissimi nemici. E’ contro questo sistema di opacità e collusioni che tanta gente per bene comincia a ribellarsi. E a ben vedere anche queste pagliacciate sono il segno che qualcosa sta cambiando, che la zona grigia comincia a reagire in modo scomposto perchè sta perdendo”. 

Puntuale la risposta di Carlotta Chiaraluce, portavoce di Casapound nel X Municipio: “Apprendiamo che il presidente del Pd Orfini oltre a tentare di diffamare il nostro movimento in un modo sfacciato e isterico, omette una una serie di particolari importanti riguardo la spiaggia libera ex Amanusa data in concessione a LIbera e a UISP fino al 2017. Ribadiamo infatti che in base alla convenzione firmata con il Comune di Roma il 27 settembre del 2014 – continua – Libera si impegnava a ripristinare il chiosco esagonale come era all’origine, prima dell’autorizzato temporaneo ampliamento per i previsti campionati di nuoto nel 2009, e se entro 120 giorni dalla firma non avessero ripristinato il manufatto avrebbero perso la concessione. Ad oggi non solo il manufatto è tale e quale al momento delle forma della convenzione, ma aggiungo in oltre che nella passata stagione balneare hanno somministrato bevande e alimenti pur avendo il permesso di vendere solo cibi preconfezionati. Quello che mi sento di dire al presidente Orfini che prova a diffamare noi e tutti i cittadini di Ostia che l’unica pagliacciata che va in scena a in questo territorio da più di un anno e mezzo a questa parte è la finta legalità targata Pd che nasconde invece gli interessi che questo partito fatto di gente corrotta che usa metodi mafiosi vuole farsi sulla pelle della gente sana che vive da sempre in questo territorio. Per fortuna non gli crede più nessuno e ieri a piazza Gasparri erano in 15 senza nemmeno un residente. Nella stessa piazza venerdì Ostia si ribella e scenderà in piazza con una festa senza simboli politici contro gli abusi, le prepotenze e l’abbandono delle istituzioni. La differenza tra noi e il Pd è che noi ci saremo e loro non possono esserci se non scortati da centinaia da poliziotti e credo che senz’altro – ha concluso Chiaraluce – saremo centinaia”.


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